Berlino: Bispuri, mie madri imperfette
In corsa per l'Italia Figlia mia con Rohrwacher e Golino
BERLINO, 18 FEB - "Racconto ancora una volta le femminilità imperfette, personaggi femminile forti, ma che non hanno paura della loro complessità". Così Laura Bispuri sintetizza 'Figlia mia', opera seconda che passa in concorso, unico film italiano, al Festival di Berlino (15-25 febbraio). Una sinfonia al femminile, applaudita alla prima stampa di stamani, nella luce calda della Sardegna occidentale (Cabras). Qui ha luogo un patto segreto, destinato a rompersi, che vede protagoniste due donne madri di una stessa bambina. Da una parte c'è Tina (Valeria Golino), madre amorevole, ansiosa e affidabile che vive solo per la sua piccola Vittoria (Sara Casu) di dieci anni e, dall'altra, Angelica (Alba Rohrwacher), madre naturale, alcolizzata, fragile, in preda di se stessa e della sua vita scombinata.
Tornare alla home page