A tutto Festival Bianca Balti illumina la seconda serata di Sanremo. Ecco come

SDA

13.2.2025 - 03:48

I co-conduttori Cristiano Malgioglio e Nino Frassica fanno quello che devono e intrattengono il pubblico. Il primo facendo ridere suo malgrado, il secondo regalando gag efficaci. La modella Bianca Balti è la vera forza della seconda serata del Festival. Malgrado lotti contro un cancro la sua energia e la sua vitalità sono contagiosi. Conti mantiene un ritmo serrato. In gara metà dei concorrenti. Torna il televoto. In cima alle preferenze spiccano ancora Giorgia, Simone Cristicchi, Achille Lauro, Lucio Corsi. La new entry è Fedez.

Paolo Beretta

Nella seconda serata del Festival torna il televoto ma la la sostanza, per ora, cambia di poco.

Dei cinque preferiti dalla giuria degli specialisti della prima serata ben quattro sono presenti nella Top 5 di mercoledì e forse questo perché Brunori Sas, assieme agli altri 13 che non si sono esibiti, canterà giovedì sera.  

Insomma Giorgia, Simone Cristicchi, Achille Lauro e Lucio Corsi, in ordine casuale, arrivano nei primi posti, anche in base al giudizio del televoto e della giuria delle radio.

L'unica new entry è Fedez, che come nella sua prima esibizione, forse complici le lenti a contatto nere che gli ingrandiscono l'iride, è apparso molto nervoso, con le mani congiunte tremanti a tenere il microfono.

Fedez non sta bene, sembra chiaro a tutti

Non ha quasi proferito parola al termine della sua esibizione ed è uscito di scena come fosse un automa. Martedì aveva almeno volto lo sguardo al cielo per un paio di secondi in segno di sollievo mentre si dirigeva verso l'uscita. Mercoledì nulla. La pressione sulle sue spalle dev'essere davvero molta.

Pare chiaro ai più che il ragazzo abbia dei problemi e la speranza di molti è che nel suo entourage ci sia qualcuno in grado di aiutarlo a risolverli, magari anche con l'aiuto di professionisti.

Giorgia è un paio di spanne sopra tutti

Tornando alla competizione canora nella mia personale cinquina il rapper non trova posto. La canzone è certo molto intensa in emotività, personale ma, a dispetto di quello che ho scritto ieri, Achille Lauro è cresciuto nelle mie quotazioni, così come i The Kolors con la loro energia.

La poetica «Volevo essere un duro» di Lucio Corsi strappa applausi a piene mani, Simone Cristicchi con la dolorosa dedica alla mamma malata in «Quando sarai piccola» si becca la seconda standing ovation in due sere. Le telecamere cercano e trovano senza nessuna difficoltà volti bagnati dalle lacrime tra il pubblico. Ha stonato meno del debutto.

Quando Giorgia sale sul palco con «La cura per me», si deve essere onesti, non ce n'è per nessuno. Lei vola con la voce dove nessuno e nessuna può raggiungerla. E lo fa con una semplicità disarmante. L'interpretazione è poi migliore di quella del debutto, semplicemente superlativa. Mi ripeto: Giorgia è da considerare patrimonio musicale dell'Italianità.

Bianca Balti splende, e con lei tutti noi

Poco fa parlavamo di energia e Bianca Balti con la sua, che sembra illimitata, ha davvero illuminato l'Ariston. Il suo entusiasmo condito con la sua spontaneità ha colpito nel segno, fin dalla sua prima apparizione in cima alla scala. 

Splendente.
Splendente.
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Balti, che ha costruito l'intera sua carriera da supermodella sulla perfezione del suo corpo non ha voluto nascondere le ferite che le sta lasciando la lotta contro il cancro, non solo mostrandosi con la testa completa senza capelli, ma anche non celando le cicatrici sull'addome.

Appena arriva da Conti lo ringrazia per averla presentata prima dell'arrivo di Cristiano Malgioglio, che è conosciuto per i suoi sproloqui e per le sue tenute eccentriche.

«Siamo un esempio per molti uomini»

La top model, alla stampa aveva detto: «Non sono venuta a fare la malata, ma a celebrare la vita», e così è stato dal primo all'ultimo minuto. Lo ha fatto con il sorriso aperto, la risata spontanea e gli outfit di piume, lurex e perline, lasciano, come detto, scoperte le cicatrici degli interventi subiti.

In un dialogo verso la fine della trasmissione Conti le chiede: «Cosa ti piace di te?». «Tutto», risponde la modella. E quando il direttore artistico le dice «sei un esempio per le donne, forte», replica: «Noi donne siamo sempre un grande esempio per gli uomini».

Si apre con la gara delle Nuove proposte

Ma andiamo con ordine. La serata s'è aperta con la gara delle Nuove Proposte: la finale di giovedì sarà al maschile, tra Alex Wyse con «Rockstar» e Settembre con «Vertebre». Si può dire che a livello musicale nei due non c'è nulla di nuovo sotto il sole, ma va bene anche così, sono agli inizi.

Le nuove proposte Alex Wyse, Lil Jolie and Vale LP, con Alessandro Cattelan e Carlo Conti, accanto alle altre nuove proposte Maria Tomba e Settembre.
Le nuove proposte Alex Wyse, Lil Jolie and Vale LP, con Alessandro Cattelan e Carlo Conti, accanto alle altre nuove proposte Maria Tomba e Settembre.
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Battute Vale Lp e Lil Jolie, che propongono «Dimmi tu quanto sei pronto per fare l'amore». Prima di scoprire l'esito del voto  lanciano un messaggio contro la violenza sulle donne, sollevando due cartelli con la scritta «Se io non voglio / tu non puoi». Concetto poi ribadito anche da Carlo Conti.

Un chiaro messaggio.
Un chiaro messaggio.
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Sconfitta anche Maria Tomba, con «Goodbye (voglio good vibes)», che invece a mio avviso meritava di più. Ha portato freschezza, a partire dal pigiama che indossava, ma soprattutto grazie alla sua vocalità che gli permette di introdurre elementi che strizzano l'occhio all'opera, un po' come ha fatto Nemo all'Eurovision, senza, ovviamente, per ora, la stessa potenza e lo stesso risultato.

Lo show scorre veloce

Lo show, e non poteva essere altrimenti, scorre via veloce, guidato, come la sera precedente da Conti, che, come avevo anticipato mercoledì mattina, anche senza conoscere le cifre, ha superato l'esame della prima.

Ora i numeri ci sono e dicono che non solo l'ha superato l'esame, ma lo ha fatto anche con il massimo dei voti: 12,6 milioni di telespettatori e il 65.3% di share. Semplicemente stratosferico.

Il superospite è Damiano David

Inquadratura in bianco e nero, giacca nera con mega fiocco di raso, Damiano David, l'ex frontman dei Maneskin suggella la sua svolta romantica con l'interpretazione di «Felicità» di Lucio Dalla. L'omaggio al grande cantautore bolognese è sicuramente riuscito.

In un altro momento della serata Damiano canta la sua «Born with a Broken Heart». Ad applaudire in platea c'è anche la fidanzata Dove Cameron. Gli elogi soprattutto da parte di Carlo Conti si sprecano al termine dell'esibizione, che a me, spiace dirlo, non è sembrata poi così memorabile. Degustibus. 

L'emozione dell'oggi solista era però palpabile e le sue parole sono sembrate sincere: «Questo è il palco più bello e importante per me e dove è successa la cosa più importante della mia carriera», riferendosi alla vittoria del 2021 con i Maneskin. Conti gli ha ribadito che l'Ariston è casa sua e può tornare quando vuole.

Damiano David.
Damiano David.
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Evitate di poco le divagazioni di Malgioglio

Fedele ai suoi look stravaganti che lo hanno reso celebre nel mondo del piccolo schermo, Cristiano Malgioglio scende le scale con un abito nero e rosso, enorme bavero scultura e strascico di velo rosso «lungo 50 metri».

L'enorme fiocco rosso che avvolgeva l'anno scorso i Ricchi e Poveri, secondo gli esperti, evidentemente ha fatto scuola.

Cristiano Malgioglio non lascia indifferenti.
Cristiano Malgioglio non lascia indifferenti.
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«È talmente bello essere qui, in 50 anni di carriera in cui ho avuto la fortuna di lavorare con i più grandi, non so se è un regalo, forse per tutte le cose che ho fatto me lo meritavo anche, ti ringrazio Carlo, ringrazio la Rai», dice emozionato.

Con il suo ciuffo inconfondibile bianco afferma che non ha preparato nulla, che non ha voluto che gli autori gli scrivessero cosa dire, che andrà insomma a braccio e si lascerà andare ai suoi soliti commenti.

Conti, che lo conosce come le sue tasche, è però riuscito, con ironia, ad arginare i tentativi di Malgy di dispensare i suoi preziosi consigli ai concorrenti, come invece fa con una certa causticità in« Tale e Quale Show».

Il quasi 80enne ci prova: «A me piacerebbe poter dire cosa ne penso, sarebbe così bello e interessante», ma viene portato via da Conti. L'effetto di déjà-vu è così evitata. Sarebbe stato un errore replicare i siparietti noti al pubblico nella trasmissione basata sulle imitazioni.

Con il suo solito chiacchiericcio, un po' dispersivo, e la sua strana pronuncia ha comunque regalato sorrisi alla platea. Quando entra in scena con il moccio e accenna a pulire il palco dell'Ariston il pensiero va alla gag di Gianni Morandi con la scopa, che nel 2023 ripulì la scena dopo la furia di Blanco contro gli addobbi floreali.

La comicità assurda di Nino Frassica su Bruno Vespa

Anche Nino Frassica, proprio come il paroliere, fa se stesso. Niente di nuovo quindi, ma è subito comicità dell'assurdo.

A partire dalla sua entrata in scena, da antologia del Festival, con parrucca bianca e ciuffo nero, stile Malgioglio, ma a colori invertiti.

Un Malgioglio al contrario?
Un Malgioglio al contrario?
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Elegante in smoking attacca: «Signore e signori, vince... Si sa da novembre», scherza il comico siciliano prima di lanciare la 'aticilbbup' o meglio, capovolgendo il foglio, la pubblicità.

In un altro siparietto scherza sugli ascolti portando con se un pacco di «Affari Tuoi», «per farli salire». Il programma che fu di Amadeus, è stato ripreso da Stefano De Martino, che fa segnare ascolti record.

Più tardi assicura: «In questo momento gli italiani che stanno guardando il festival sono il 119 per cento», prima di scorporare – a modo suo – i target tra «suore, ladri di cavallo, Antonio Canavacciuolo, nebbia in Val Padana e complimenti per la trasmissione».

Ironizza sugli anniversari: «Oggi sono 39 anni, 9 mesi e 18 giorni dal mio esordio in Rai con "Quelli della notte"».

Lancia la biografia di Malgioglio: «Da questo libro saranno tratti un film, una maglietta, un profumo e un liquore», poi finge di introdurre Bruno Vespa: «Vuole presentare il libro». Le risate, non solo in platea, sono garantite, anche se alcune gag, per chi conosce a menadito Frassica, hanno un sapore di già visto, che però si dimentica in fretta.

«Vuoi restare ancora un po'»? «No»

Merita, in chiusura, una citazione anche il piccolo Alessandro Gervasi, che a sei anni suona al pianoforte – troppo alto lo sgabello, irraggiungibili i pedali – «Champagne» di Peppino Di Capri, l'artista a cui darà il volto da bambino nell'omonima fiction di Rai1.

Con l'onestà che contraddistingue la sua età, tiene un po' il broncio e a Carlo Conti che gli chiede se vuole restare risponde un semplice ma convinto: «No».

Il giovane Alessandro Gervasi.
Il giovane Alessandro Gervasi.
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Con la stessa onestà chiudo, non citando di proposito quello che non mi è piaciuto. Anche perché la maggior parte sono dettagli di pochi minuti che si perdono in 5 ore di show, che sono scorse senza particolari inghippi. 

Le risate, non solo sul palco, sono state parecchie.
Le risate, non solo sul palco, sono state parecchie.
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