«Accuse atroci e false»Bob Dylan vince in tribunale: multate le due legali che lo avevano accusato di abusi sessuali
Covermedia
16.8.2025 - 13:00
Bob Dylan
Una donna, rimasta in anonimato, aveva accusato il cantautore di avere abusato sessualmente di lei nel 1965: scattano le sanzioni per le sue rappresentanti legali.
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16.08.2025, 13:00
16.08.2025, 14:24
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Bob Dylan era stato accusato di avere abusato sessualmente di una minore negli anni '60.
La presunta vittima non aveva depositato delle prove ritenute cruciali dopo avere intentato la causa.
La corte d'appello federale ha confermato le sanzioni pecuniarie nei confronti delle due avvocate della donna.
Dovranno ora pagare rispettivamente 5'000 dollari e 3'000 dollari.
Una corte d'appello federale ha confermato le sanzioni pecuniarie nei confronti delle due legali che avevano intentato – e poi abbandonato -, una causa contro il Bob Dylan.
Il cantautore era stato accusato di avere abusato sessualmente di una minore negli anni '60.
Prove cruciali non depositate
Depositata nel 2021, la causa conteneva gravi accuse contro Dylan. Tuttavia per gli storici della musica il reato non si sarebbe mai potuto consumare per ragioni cronologiche. Inoltre, la donna, rimasta in anonimato, ha improvvisamente ritirato la causa dopo essere stata accusata di avere distrutto delle prove chiave dagli avvocati dell'artista.
Con una sentenza, la corte d'appello federale ha confermato le sanzioni pecuniarie nei confronti delle avvocate della donna, accusate dai legali di Dylan di avere formulato «accuse atroci e false».
La presunta vittima non aveva depositato delle e-mail ritenute cruciali dopo avere intentato la causa: un'argomentazione che la corte d'appello ha definito «particolarmente significativa» nella nuova sentenza. Le due avvocate dovranno ora pagare rispettivamente 5'000 dollari e 3'000 dollari.
Fatti avvenuti a Manhattan, ma Dylan era in California
L'accusatrice, identificata nei documenti del tribunale come JC, ha intentato la causa nell'agosto 2021, sostenendo che il cantante di «Blowin' in the Wind» l'aveva abusata più volte al Chelsea Hotel di Manhattan tra l'aprile e il maggio del 1965.
La donna sosteneva di essere stata drogata da Dylan, che avrebbe poi «sfruttato» il suo status per «molestarla sessualmente».
Dylan ha negato con fermezza le accuse. In suo soccorso sono poi arrivati gli storici del rock: la star del folk infatti era in tournée in California e all'estero durante i mesi in questione. La causa era già stata archiviata nel 2022.