«Bullet Train»Brad Pitt: «Puro divertimento dopo il Covid»
SDA
17.7.2022 - 19:14
«La sceneggiatura di "Bullet Train" è arrivata durante la pandemia quando in tutti c'era una specie di depressione e le persone stavano quasi impazzendo». Brad Pitt racconta così in un incontro stampa internazionale del suo nuovo film «Bullet Train» di David Leitch.
Keystone-SDA
17.07.2022, 19:14
17.07.2022, 19:16
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«Ho cominciato a leggerla e quando sono arrivato al personaggio di Bad Bunny ho cominciato a ridere ad alta voce. E poi chi mi mandava il tutto? Il mio amico David Leitch, che era stato il mio stunt man in "Fight Club"», commenta così Brad Pitt la sceneggiatura del suo ultimo film «Bullet Train», dove interpreta appunto il ruolo di Ladybug, un killer disincantato e filosofo determinato a portare a termine il suo sporco lavoro a mani nude su un treno «proiettile» esageratamente veloce.
La pellicola Sony, adattamento del romanzo del 2010 «I sette killer dello Shinkansen» (Maria Bītoru) scritto da Kōtarō Isaka, in sala dal 25 agosto con Warner e in anteprima il 3 agosto al Locarno Film Festival, racconta di cinque assassini che si ritrovano su un treno diretto da Tokyo a Morioka con solo poche fermate in mezzo.
Durante il viaggio, i cinque killer scoprono che ognuno di loro è lì per la stessa missione e che dunque quel treno super moderno per loro diventerà l'arena dove sopravvivere.
Chi è Ladybug?
Chi è Ladybug? «È un po' uno scemo – risponde Pitt – un killer in crisi esistenziale che ha alle spalle un esaurimento nervoso forse anche per quello che gli è successo di negativo sul lavoro. Uno però che dopo un paio di mesi di terapia pensa di avere tutte le risposte e che la sua vita possa ora tornare ad essere piena. E crede anche, lui che è un assassino, che le cose si possano risolvere pacificamente», continua Pitt – Oscar come miglior attore non protagonista per «C'era una volta Hollywood»- che ultimamente, compiuti i 58 anni, ha rivelato di essere in crisi e di aver sfiorato la depressione.
Tra i bastardi sul treno che devono conquistare una ventiquattr'ore in alluminio troviamo Joey King nei panni di Prince, assassina britannica che finge di essere una mite studentessa; Aaron Taylor-Johnson che interpreta l'elegante e spietato Tangerine che viaggia insieme al suo assistito Lemon (Bryan Tyree Henry); Bud Bunny (The Wolf) e Hiroyuki Sanada (Elder).
«Ci si diverte»
Dice invece il regista David Leitch («Deadpool 2»): «Sono stato attratto dall'originalità di questo tipo di film. Ci si diverte, ha dialoghi brillanti, ma la cosa più importante è che i suoi personaggi sono ben delineati. È un divertente thriller d'azione con elementi pazzi e roboanti, ma anche una meditazione sul destino».
E ancora Leitch: «Tutti questi personaggi mostrano però la loro umanità. Ladybug vuole essere una persona migliore e anche quelli interpretati da Brian Tyree Henry e Aaron Taylor-Johnson sono come due fratelli che si prendono cura l'uno dell'altro. Il personaggio di Joey King, è sociopatico, ma ha comunque una dinamica con suo padre in cui tutti possiamo identificarci. Puoi insomma fare un viaggio con tutti questi assassini spietati, ma anche tifare per loro e ridere delle loro battute».
Dice infine Bryan Tyree Henry – conosciuto per il ruolo di Alfred «Paper Boi» Miles nella serie televisiva «Atlanta» – sulla grande alchimia della coppia formata da lui e Aaron Taylor-Johnson, due «fratelli» criminali, molto tarantiniani, ma allo stesso tempo pieni di affetto l'uno verso l'altro.
«Non appena ho incontrato Aaron, è stato come aver trovato un amico con cui passare del tempo, ma anche un collega che ho subito stimato. Grazie a David abbiamo lavorato molto per costruire questa coppia a cui il pubblico si potesse affezionare».