CinemaBrad Pitt e George Clooney protagonisti a Venezia con le fidanzate
SDA
1.9.2024 - 17:52
Si prendono in giro, si parlano sopra, si beccano e scherzano sui reciproci acciacchi e sul fascino indiscusso, «sono con i più fichi del mondo» dice Austin Abrams (Euphoria) l'incredulo terzo incomodo ad un certo punto del film Wolfs, oggi Fuori Concorso.
01.09.2024, 17:52
01.09.2024, 18:31
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La storia di questi due lupi solitari, tra inseguimenti e sparatorie per le strade di New York, è come un grande luna park al servizio delle due star tra le più belle del firmamento hollywoodiano, loro lo sanno e non solo stanno al gioco ma ci basano un film intero.
Brad Pitt e George Clooney sono i protagonisti a Venezia per la gioia dei fan, che li attendono dalla mattina alle 8 a rischio insolazione, e dei fotografi di tutto il mondo. Entrambi accompagnati: Ines de Ramon fidanzata di Pitt, Amal Alamuddin la moglie di Clooney.
Clooney: «Emozionato per il futuro»
Tra un gigioneggiare e l'altro c'è spazio per parlare di elezioni americane, del ritiro di Biden che lo stesso Clooney aveva chiesto dalle colonne del New York Times e del «momento di transizione» del cinema tra studios e streamer visto che entrambi sono impegnati anche con la produzione, in particolare Pitt che ha con Planet B ben 4 film quest'anno a Venezia.
«Sono emozionato per il futuro» dice George Clooney, di orientamento democratico da sempre e finanziatore, parlando della campagna elettorale americana. «Va dato atto al presidente Joe Biden del suo gesto di ritirarsi. Si è dimostrato per niente egoista, sappiamo quanto sia difficile mollare il potere. E ora sono orgoglioso di quanto sta accadendo con Kamala Harris», aggiunge.
«Non ho mai commentato l'articolo che ho scritto sul New York Times nell'ambito della campagna che il giornale ha fatto. Gli chiedevo di ritirarsi, di fare un passo indietro e questo articolo ha avuto un grande impatto» ha aggiunto tra gli applausi. «Non dovete applaudire me ma Biden».
Perché un film insieme? «Il denaro può muovere tutti», comincia Clooney, «eravamo già stati una coppia con A prova di spia dei fratelli Coen e abbiamo pensato di ripeterlo 15 anni dopo. Nel copione io gli sparavo in faccia ma la scena è stata tagliata». «George si è presentato con questa idea divertente. Qualcosa che ci permetteva di costruire cose già fatte in passato. Per me sta diventando sempre più importante con il tempo lavorare con persone che mi piacciono, come lui», aggiunge Pitt.
Cinema in sala vs. streaming
Completo azzurro chiaro Pitt, completo grigio chiaro Clooney, capelli a spazzola per entrambi, i due lupi solitari di Wolfs di Jon Watts se la divertono nel film e fuori, piacioni sapendo di esserlo. «Quando abbiamo letto il copione non sapevamo quale parte era la mia e quale la sua», spiega Clooney. Apple Tv+ avrebbe dato loro 35 milioni di dollari a testa ("sono molti di meno» precisa Clooney) per questa reunion, la settima a suggellare l'amicizia della coppia d'oro che aveva debuttato nel 2001 con Ocean's Eleven.
In Wolfs, una action comedy con tante risate, sono due risolvi problemi, tipo far sparire persone morte e ripulire le prove. Con attrezzature degne di Bond, giubbotto e jeans neri Clooney viene assoldato da una procuratrice in vista per far sparire un giovane gigolò andato in overdose nella camera di un hotel di lusso. Ma quando sulla scena e per lo stesso motivo arriva Pitt è chiaro che c'è sotto qualcos'altro e che i due dovranno collaborare.
Wolfs, a destinazione Apple Tv, è stata occasione per Clooney e Pitt di parlare di cinema in sala e di streaming. Clooney e Pitt confessano una certa delusione: «Sì, volevamo che uscisse, abbiamo avuto qualche intoppo lungo il percorso. Brad e io stiamo lavorando duramente per cercare di farlo distribuire, e stiamo capendo come fare, non abbiamo ancora capito tutto. Andrà in un centinaio di cinema, sarebbe stato meglio avere un'uscita più ampia».
Al di là di questo Clooney spiega però che a suo parere «lo streaming è positivo, ne abbiamo bisogno. Questa è una rivoluzione nella nostra industria e abbiamo bisogno di Apple e Amazon e loro hanno effettivamente bisogno di distributori, hanno bisogno di Sony o Warner Bros che in realtà lo fanno da 100 anni. Ci sarà molto più lavoro per gli attori quindi bene così». E c'è già un accordo con Jon Watts per un sequel.