Ecco cosa si sono detti Lite in treno fra Bruno Vespa e un contestatore: il video è virale

Covermedia

27.8.2024 - 16:30

Bruno Vespa durante la lite con Matteo Gracis
Bruno Vespa durante la lite con Matteo Gracis
Frame video Twitter (@matteogracis)

Con la scusa di fare un selfie, il contestatore ha avvicinato il giornalista accusandolo di essere «un professionista della disinformazione».

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  • Bruno Vespa è stato coinvolto in una discussione accesa con un passeggero su un treno.
  • Con la scusa di fare un selfie, Gracis ha avvicinato il presentatore, avviando così un video poi pubblicato sui social.
  • È presto arrivata la risposta per le righe di Vespa, anch'essa tramite un video pubblicato su X. 

Durante un recente viaggio in treno, Bruno Vespa è stato coinvolto in una discussione accesa con un passeggero che lo ha accusato di essere «un professionista della disinformazione».

Il contestatore si chiama Matteo Gracis, e l'intento era quello di puntare il dito sul servilismo presunto del celebre giornalista alle caste politiche.

Con la scusa di fare un selfie, Gracis ha avvicinato Vespa, avviando poi un video polemico in cui ha infierito contro il conduttore.

La critica ha immediatamente scatenato la reazione del giornalista, che non ha esitato a rispondere in maniera diretta: «Vada a fare in cu*o».

L'incidente ha avuto luogo mentre il noto giornalista viaggiava su un treno, in un momento in cui l'attenzione mediatica su di lui è alta a causa dei suoi recenti programmi televisivi.

La discussione ha attirato l'attenzione non solo dei presenti, ma anche degli utenti dei social media, dove il video della lite è stato condiviso e commentato da molti.

Mentre alcuni sostengono che la reazione di Vespa sia stata giustificata, altri criticano il modo in cui ha gestito la situazione. Il giornalista ha però rilasciato un commento su X rivolgendosi direttamente al contestatore.

«All'odiatore Matteo Gracis – dice Vespa in un video postato sul suo profilo X – vorrei tornare un momento sul nostro piacevole incontro di ieri, perché ho scoperto soltanto adesso che la tua ignoranza professionale è così abissale da non sapere che il Capo dello Stato non ha alcuna competenza sul segreto di stato e invece tu, purtroppo, hai accusato pesantemente Mattarella di averlo prolungato di 8 anni su Ustica riguardo a non si sa bene cosa. Vedi Gracis – ha aggiunto il noto giornalista – la caratteristica di voi odiatori è che con il risentimento cercate di riscattare le vostre infinite frustrazioni professionali e personali. E quindi ti sei ridotto a vendere la tua misera merce sui treni come hai fatto ieri tu. Buona fortuna».