Musica Bufera sui Grammy awards

ATS

22.1.2020 - 08:48

Deborah Dugan, Ceo della società che organizza i Grammy Awards, ha presentato una denuncia contro la società.
Deborah Dugan, Ceo della società che organizza i Grammy Awards, ha presentato una denuncia contro la società.
Source: KEYSTONE/AP/CS

Deborah Dugan, Ceo della società che organizza i Grammy Awards, ha presentato una denuncia contro la società.

L'accusa è di averla sospesa per rappresaglia dopo che lei aveva espresso preoccupazioni circa molestie sessuali, irregolarità nei voti e appropriazioni indebite all'interno dell'ente. Ben 44 pagine di memorie sono state presentate alla Commissione Pari Opportunità di Los Angeles a pochi giorni dall'assegnazione dei premi, domenica prossima.

Fra molestie e transazioni finanziarie sospette

Il Ceo della Recording Academy, che riunisce professionisti dell'industria musicale, afferma in particolare di essere stata vittima di molestie sessuali da parte di Joel Katz, uno degli avvocati dell'organizzazione, come segnalato al dipartimento delle risorse umane il 22 dicembre. Katz ha «negato categoricamente» le accuse.

La Dugan ha denunciato anche «flagranti conflitti di interesse» e controverse transazioni finanziarie. Storture, a suo dire, imputabili alla mentalità da «club per soli uomini» che prevale, a suo dire, alla Recording Academy. Tra gli episodi citati, le pressioni che avrebbe ricevuto per assumere come consulente il suo predecessore, Neil Portnow, sul quale circolavano accuse di molestie.

Il duro contrattacco della Recording Academy

Prima donna a dirigere l'Accademia, la Dugan è stata messa in «congedo amministrativo» a seguito di accuse di «cattivo comportamento». La Recording Academy, interpellata dalla Afp, ha negato tutte le accuse, rammaricandosi del possibile discredito a pochi giorni dalla cerimonia dei Grammy Awards.

«È strano che la signora Dugan non abbia mai sollevato queste gravi accuse prima di quelle mosse contro di lei da un dipendente», scrive l'Accademia. Dipendente che afferma «che la signora Dugan aveva creato un ambiente di lavoro tossico e intollerabile e aveva adottato un comportamento offensivo e molesto». Sulla vicenda è stata aperta un'indagine indipendente.

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