Terza donna in 76 anni Cannes 2023, la Palma d'oro va a Justine Triet

sda / dpa/ tpfi / red

27.5.2023

La Palma d'oro del 76/o festival di Cannes assegnata dalla giuria presieduta da Ruben Östlund è stata vinta da «Anatomie d'une Chute» della francese Justine Triet.

sda / dpa/ tpfi / red

27.5.2023

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • La Palma d'oro del 76/o festival di Cannes assegnata dalla giuria presieduta da Ruben Östlund è stata vinta da «Anatomie d'une Chute» della francese Justine Triet.
  • Triet è solo la terza donna a vincere il primo premio al Festival di Cannes. Quest'anno l'evento si è svolto per la 76esima volta.
  • Il Premio per la migliore interpretazione maschile, invece, è stato vinto da Koji Yakusho per il film «Perfect days» di Wim Wenders.
  • A Merve Dizdar è andato il Premio per la migliore interpretazione femminile, per il suo ruolo in «About dry glasses» di Nuri Bilge Ceylan.

Nella pellicola vincitrice, il marito della scrittrice Sandra Hüller, Samuel, muore in circostanze misteriose, cade dal piano più alto di un cottage e muore sul colpo.

Suicido o omicidio? In questo interrogativo si misurano le indagini. Alla fine Sandra, donna complicata e dalle molte anime, viene arrestata per omicidio e il processo che si svolge, subito dopo, metterà a nudo, passo dopo passo, la vita di questa coppia che vive nel senso di colpa dell'incidente capitato al figlio che lo ha reso cieco.

Triet è solo la terza donna a vincere il primo premio al Festival di Cannes. Quest'anno l'evento si è svolto per la 76esima volta.

Triet stringe l'ambito premio. Accanto a lei c'è l'attrice Jane Fonda.
Triet stringe l'ambito premio. Accanto a lei c'è l'attrice Jane Fonda.
KEYSTONE/EPA/SEBASTIEN NOGIER

Le spiegazioni di Triet sul film

Il film, aveva spiegato la regista, «si basa sull'idea di vivere un incubo. Mi chiedevo: cosa succederebbe se il mio inferno personale diventasse improvvisamente affari di tutti? Volevo fare un film sul rapporto tra uomini e donne, questa volta esplorando come una coppia possa cadere a pezzi fino ad arrivare alla disintegrazione di una relazione. E così – ha detto – ho avuto la visione di un ragazzino che scopre gli affari dei suoi genitori in un processo che seziona metodicamente la storia della sua famiglia».

E ancora: «È un film sulle relazioni e sul tempo di condivisione. Il bambino è al centro di questa condivisione. Insomma all'interno di una relazione, cosa ci dobbiamo scambiare l'un l'altro? Ci può essere davvero il dare e l'avere? Sono domande su cui rifletto molto, domande che non vengono spesso esplorate sullo schermo. I ruoli in ‹Anatomie d'une chute› sono capovolti perché questa volta è una donna che crea squilibrio abbracciando pienamente la sua libertà e volontà di uguaglianza».

I premi per le migliori interpretazioni

Il Premio per la migliore interpretazione maschile, invece, è stato vinto da Koji Yakusho con il film «Perfect days» di Wim Wenders.

L'attore giapponese Koji Yakusho.
L'attore giapponese Koji Yakusho.
KEYSTONE/EPA/SEBASTIEN NOGIER

Merve Dizdar è andato il Premio per la migliore interpretazione femminile, per il suo ruolo in «About dry glasses» di Nuri Bilge Ceylan.

L'attrice turca Merve Dizdar.
L'attrice turca Merve Dizdar.
KEYSTONE/EPA/SEBASTIEN NOGIER

Gli altri premi

Il Grand Prix è stato ricevuto da «The zone of interest» di Jonathan Glazer.

Il premio per la migliore sceneggiatura è andato a Sakamoto Yuji per «Monster» di Kore-Eda Hirokazu.

Il Premio per la regia è stato assegnato a Tran Anh Hung per «La passion de Dodin Bouffant».

La Caméra d'or alla migliore opera prima è stata assegnata a Ben Trong Vo Ken Vang (L'arbre aux papillons d'or) di Thien An Pham, presentato alla Quinzaine de cineastes.

Il Premio della giuria è stato vinto da «Les feuilles mortes» di Aki Kaurismäki.