Cisco, album di frontiera contro i muri
Uscito Indiani e Cowboy, «disco non politico, ma di resistenza»
ROMA, 17 APR – «In un momento in cui si parla di porti chiusi e di muri alzati, io pubblico un album di frontiera, un disco che racconta l'attualità ma che allo stesso tempo sa di vintage». Stefano «Cisco» Bellotti parla così del suo nuovo lavoro «Indiani e Cowboy» («metafora dei buoni e dei cattivi... ma poi chi sono i buoni e chi i cattivi?«), con la produzione artistica di Rick del Castillio e realizzato grazie al crowfunding.
Dieci canzoni che non rinunciano all'inconfondibile stile folk rock dell'ex Modena City Ramblers e che nonostante «non vogliono essere politiche» sono comunque intrise di politica. Tra i personaggi che si rincorrono tra i brani c'è il sindacalista Guido Rossa («una storia scomoda da ricordare ancora oggi»), c'è Don Gallo («si sente la sua mancanza, lui avrebbe la forza di mettere a posto certe persone»). A fare da contraltare i brani Adda venì Baffone e Lo sceriffo, «simboli di un'Italia che ha sempre cercato salvezza nell'uomo forte ed è pronta ad armarsi nel nome della paura dell'altro».
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