Spettacolo Coronavirus: Mogol, creo oli antivirali e sto in casa

ANSA

6.4.2020 - 20:30

Source: ANSA

Chiuso nel Cet in Umbria, contribuisce a donazione mascherine

AVIGLIANO UMBRO, 06 APR – «Vivo in una zona abbastanza protetta, dove si sono registrati pochi casi di coronavirus, e ho la fortuna di stare in mezzo alla campagna, completamente isolato. Ma non esco di casa, bisogna stare attenti ed essere rigorosi nelle precauzioni, perché questo virus non perdona»: a parlare con l'ANSA dal Cet di Toscolano, nel comune di Avigliano Umbro, dove sta trascorrendo la sua quarantena, è Giulio Rapetti, in arte Mogol, autore che da anni ha fatto dell'Umbria la sua casa. Dove si occupa della creazione di oli essenziali antivirali.

Per testimoniare il suo legame con il territorio Rapetti ha deciso di contribuire, insieme ad un medico del posto, all'acquisto delle circa 2 mila 500 mascherine che il sindaco di Avigliano, Luciano Conti, ha stabilito vengano distribuite a tutti i residenti.

«Insieme alla mia famiglia – commenta Mogol – ci è sembrato il gesto più utile per aiutare in modo rapido e concreto la comunità».

Dall'Umbria Mogol guarda a distanza l'emergenza che sta vivendo la sua città di origine, Milano. «I miei figli sono lì e sono tutti tappati in casa – spiega -, coscienti che si rischia la vita. Anche i giovani muoiono».

Chiuse tutte le attività del Centro europeo di Toscolano a data da destinarsi, nonostante i progetti importanti in cantiere anche con Rai1, nell'isolamento umbro l'autore si occupa della creazione di oli essenziali antivirali. «Sono 20 anni che li uso – spiega -, io creo le formule e una signora del posto li miscela, ora sono in contatto con alcuni professori del policlinico Gemelli per fare delle prove anche sul Covid-19».

Infine sul testo dell'inno dei medici, adattato alle note de 'Il mio canto libero', per la Federazione italiana delle società medico scientifiche: «L'ho scritto in un quarto d'ora – conclude Mogol -, credo che dica ciò che vorremo dire tutti noi ai medici: grazie». (ANSA).

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