Couture da fiaba, sfila Dior ma è un film di Garrone
Surrealismo e magia nell'alta moda di Chiuri
ROMA, 06 LUG – In tempi dominati dalla paura del contagio, la presentazione della nuova collezione di haute couture da Christian Dior, non è una sfilata ma diventa un film-fiaba, intitolato Le Mythe Dior, diretto da Matteo Garrone, emblematico regista italiano che ha firmato Pinocchio. Il film è online sul sito della maison. Ambientato tra boschi incantati, laghi abitati da sirene albine, fauni e statue femminili che si animano come per magia, appena vengono mostrati loro i piccoli capolavori di abiti di alta moda che le mani operose delle sarte di Dior hanno confezionato in miniatura, facendoli arrivare alle muse e ninfee del bosco fatato, in un baule che evoca la sede storica dell'atelier in Avenue Montaigne, portato a spalla da due giovani in divisa da addetti ai bagagli da grande albergo. Inutile dire che ognuna di queste figure femminili fiabesche sceglie di indossare un abito-capolavoro, tutti in tessuti lavorati con mille plessè, drappeggi, fitti ricami, assemblati in complesse costruzioni che miracolosamente svolazzano nel segno della leggerezza.
Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica delle collezioni donna di Dior ritorna, in quel periodo bloccato, appena passato, e di cui viviamo ancora le risonanze, a guardare il surrealismo. Lo fa attraverso il lavoro di Lee Miller, Leonora Carrington, Dora Maar, Jacqueline Lamba, Dorothea Tanning. Artiste capaci di superare il ruolo di musa a cui la loro bellezza le aveva confinate inizialmente, e di mettere in scena con la loro vita e la loro opera una femminilità altra. Un omaggio al Théâtre de la mode, un evento unico del 1945 promosso in Francia. Un viaggio immaginato da Maria Grazia Chiuri tradotto in 37 abiti. (ANSA).
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