Spettacolo Cultura Italiae al governo, non fermare lo spettacolo

ANSA

25.10.2020 - 17:49

Source: ANSA

Essenziale per mantenere elevato lo spirito dei cittadini

ROMA, 25 OTT – «È soprattutto per l'importanza di non privare l'Italia del proprio immaginario collettivo che vi chiediamo di mantenere indistintamente tutti i luoghi della cultura aperti! Siamo importanti per la società civile perchè vi supportiamo nel vostro difficile compito istituzionale a mantenere elevato lo spirito dei cittadini, nella piena consapevolezza delle sofferenze che stanno incontrando a livello personale, familiare e professionale. È soprattutto in questa seconda ondata che ne avremmo più bisogno». E' quanto si legge in una lettera appello, sottoscritta da numerosi artisti ed esponenti del mondo dello spettacolo, e indirizzata al premier Giuseppe Conte e al ministro Dario Franceschini, scritta da Angelo Argento, presidente della Associazione Cultura Italiae, a nome di tutti i comparti e i generi dello Spettacolo dal vivo, dei Produttori Cinematografici, degli Artisti, degli Esercenti, delle Gallerie d'Arte, dei Musei, delle Sale da Concerto.

«I lavoratori dello spettacolo dal vivo – si legge nella lettera – hanno messo il loro straordinario e personale impegno per riaprire Teatri e Cinema nel pieno rispetto dei protocolli per la tutela della salute. Essi sono luoghi sicuri dove il pubblico è seduto con mascherina e non parla durante la rappresentazione. L'uscita e l'entrata sono regolati e rispettano il distanziamento. Questi luoghi rappresentano oggi un esempio virtuoso di gestione degli spazi pubblici in epoca di pandemia».

«Per quanto concerne i teatri – si legge ancora – abbiamo riavviato l'attività di produzione degli spettacoli sospesi, investendo pertanto nuovamente per il loro riallestimento. Peraltro tutti i voucher emessi acquisiti per gli spettacoli se fossero annullati dovrebbero essere riemessi nuovamente per non gravare sulle casse dei teatri. Abbiamo riprogrammato tournée, concerti, uscite cinematografiche assumendoci enormi rischi, investendo e scommettendo quindi anche sul futuro, malgrado lo stato di incertezza dominante. Abbiamo fatto rientrare tutti i dipendenti dalla Cig, garantendo loro non solo la giusta retribuzione ma soprattutto la dignità del lavoro». (ANSA).

Tornare alla home page