Provocazione Il leader dei Maneskin: «Sto per beccarmi la mia prima denuncia»

Covermedia

18.3.2021 - 11:04

Damiano David dei Måneskin
Damiano David dei Måneskin

Venerdì uscirà il nuovo album «Teatro d'ira – Vol. I» dei Maneskin che contiene un brano particolarmente provocatore.

I Maneskin sono pronti a tuffarsi nelle critiche.

Dopo il grande successo ottenuto con «Zitti e buoni» sul palco di Sanremo, la rockband romana sta per arrivare negli store con «Teatro d'ira – Vol. I»: il loro nuovo album che contiene un brano particolarmente provocatore.

«Con «I wanna be your slave» mi beccherò la mia prima denuncia», scherza Damiano intervistato da Panorama, anticipando uno dei titoli nella tracklist.

«In questa canzone voglio semplicemente affermare che ciascuno di noi può avere più sfaccettature dal punto di vista sessuale – afferma il leader della band -. Anche «In nome del padre», non deve essere inteso come un brano blasfemo, quello che volevo dire è che noi facciamo musica con così tanta passione che per noi è sacra».

«Teatro d'ira – Vol. I» è un titolo impegnativo

«Abbiamo deciso di chiamarlo così per creare un contrasto tra il teatro, la collocazione, e l’ira, il soggetto. Per far capire come la nostra rabbia, il nostro impeto, sia da collocare in un contesto in cui c’è la possibilità di trasformarla in qualcosa di positivo. Vogliamo parlare di ira catartica, che può cambiare le cose».

Nel frattempo i tre musicisti sono pronti a salire sul palco della Ahoy Arena di Rotterdam, dove a maggio si esibiranno come portavoce della musica italiana all'Eurovision.

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