Spettacolo David Lynch, dopo la pandemia mondo più spirituale

ANSA

10.4.2020 - 16:18

Regista, film torneranno. Lockdown? Bevo caffè e faccio lampade

ROMA, 10 APR – Questa pandemia «ci insegna che per qualche motivo stavamo percorrendo la strada sbagliata, è come se Madre Natura ci avesse detto: «basta, dobbiamo fermare tutto'. Durerà abbastanza da portarci verso un nuovo modo di pensare», che «sarà più spirituale e gentile, ci riavvicinerà in maniera forte e bella». David Lynch lo dice, parlando dell'emergenza coronavirus, in un'intervista a Vice.

Quello dopo la pandemia, «sarà un mondo diverso, un mondo molto più intelligente. Le soluzioni ai problemi (che stiamo affrontando) arriveranno e la vità sarà bella. Torneranno i film. Tutto rifiorirà, probabilmente in una maniera migliore». Nel frattempo, chiusi i casa, possiamo «disegnare, dipingere, costruire piccole cose, scrivere canzoni, poesie, storie, che più avanti si possono filmare, si può giocare e inventare giochi

In un piccolo spazio possono succedere così tante cose, si possono inventare ricette e cucinare. E' un'opportunità per tanti diversi esperimenti». Per il regista, la routine in quarantena «è più o meno quella che avevo prima. Mi sveglio, e inizio a bere caffè... dopo medito e mi metto al lavoro». In questi giorni, Lynch si dedica soprattutto al lavoro manuale e sta creando due piccole lampade in legno: «Servono le lampadine, la resina di poliestere... quel tipo di cose». Il contrasto fra luce ed ombra torna spesso nel suo cinema: «L'oscurità è il nulla, l'assenza di qualcosa – spiega -. Blocca il flusso delle idee, è negatività. Se si medita, vedi arrivare le soluzioni».

Qualche settimana fa è girata su qualche sito l'indiscrezione su possibili trattative del cineasta con Netflix per una nuova miniserie per la quale ci sarebbero stati incontri con Laura Dern e Naomi Watts. La piattaforma intanto ha reso disponibile, in coincidenza con il 74/o compleanno del cineasta, nato il 20 gennaio 1946, un suo corto quasi inedito, realizzato nel 2017: 'What did Jack do?'. (ANSA).

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