«Come è possibile innamorarsi così in fretta?»: Woody Allen, in un saggio sul sito The Free Press, ricorda il colpo di fulmine con Diane Keaton durante un'audizione al Morosco Theater di Broadway: «Così intelligente, bellissima, magica... Mi vennero dubbi sulla mia sanità mentale».
Keystone-SDA
13.10.2025, 16:21
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Continuano ad arrivare tributi a tre giorni dalla morte dell'attrice premio Oscar per «Io e Annie». Anche Al Pacino, che di lei fu compagno altalenante per una decina di anni dopo il primo incontro nel 1971 sul set del «Padrino», ha espresso il suo più grande rimpianto: «Non averle chiesto di sposarlo».
E quando Diane, che per la costar nel film di Francis Ford Coppola, aveva preso «una grossa cotta», gli pose l'ultimatum, il Michael Corleone di Hollywood ebbe paura e se la diede a gambe. Oggi però ammette che Diane è stata l'amore della sua vita: «Rimpiangerà per sempre che non ha fatto quel passo quando poteva, e ora è troppo tardi», ha detto un amico dell'attore.
Allen ha diretto la Keaton in otto film
«Se Huckeberry Finn fosse stato una splendida giovane donna sarebbe stato Diane»: Woody, con cui la Keaton rimase sempre amica, anche dopo la fine della loro relazione, e che lo sostenne quando il regista tornò a essere accusato dalla figlia adottiva Dylan di averla molestata da bambina, ha rievocato sul sito di Bari Weiss (l'editorialista conservatrice da poco nominata direttrice di CbsNews) il primo incontro con Diane nel 1969 durante le prove della sua commedia a Broadway Provaci Ancora Sam.
«Col tempo cominciai a fare film per un pubblico di una sola persona: Diane. Non ho mai letto una recensione del mio lavoro, mi importava solo quel che lei avrebbe avuto da dire», ha scritto il quasi 90enne cineasta che ha diretto la Keaton in otto film, quasi tutti dopo la fine della loro relazione.
Gli ultimi momenti dell'attrice sono emersi intanto in una telefonata al 911 (il numero di emergenza) in cui il centralino ordina ai vigili del fuoco di Los Angeles di andare in soccorso di un persona «a terra» nella villa della Keaton poco dopo le otto del mattino di sabato.
Non è ancora emersa una causa chiara della morte dell'attrice anche a causa della richiesta di privacy della famiglia.
Si sa però che in primavera Diane, che aveva la passione del design più volte aveva restaurato esempi importanti di architettura californiana, aveva messo in vendita la villa di Los Angeles dove aveva vissuto da reclusa nell'ultimo anno: «Era terribilmente dimagrita», ha detto un'amica, la paroliera Carole Bayer Sager.
La villa nella zona di Brentwood/Pacific Palisades era stata investita dagli incendi di gennaio a Los Angeles e Diane era stata costretta a trasferirsi a Palm Springs mentre erano in corso i lavori per ripulirla dal fumo e dalla cenere: «Quando tornò rimasi scioccata da quanto peso avesse perso», ha raccontato la paroliera, vincitrice di Grammy e Oscar.