Spettacolo Diodato: il suo grazie per il David di Donatello

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11.5.2020 - 13:13

Source: Covermedia

Il vincitore di Sanremo è stato premiato con la statuetta per la Miglior canzone originale «Che vita meravigliosa», parte della colonna sonora de «La dea fortuna» di Ferzan Ozpetek.

«Che vita meravigliosa» di Diodato è stata premiata con il David di Donatello.

Durante l’insolita cerimonia senza pubblico dedicata al cinema italiano, il cantautore pugliese ha intascato la statuetta per la Miglior canzone originale, parte della colonna sonora del film di Ferzan Ozpetek «La Dea Fortuna».

«Due delle più grandi passioni della mia vita si sono incontrate di nuovo e mi hanno regalato questa emozione, questa gratitudine», ha scritto Diodato, già vincitore del Festival con il brano «Fai rumore».

«Non sai quante volte, Ferzan, sono tornato a casa con i tuoi personaggi, con quelle atmosfere, con quella musica che avevi scelto, non sai quante! Perciò grazie, ancora una volta - continua -. Permettimi di ringraziare anche i tuoi splendidi attori, Stefano, Edoardo, Jasmine e tutta quella squadra che mi ha accolto con la tua stessa gentilezza e delicatezza e mi ha fatto sentire subito a casa. Tutto ciò che mi avevi detto si è avverato e alla fine abbiamo vinto davvero».

Nel suo post, il cantante include una lunga lista di nomi e ammette che per essere completamente felice gli manca tuttavia un abbraccio.

«Vi vorrei abbracciare ma aspetteremo e sarà ancora più bello - scrive Diodato -. Grazie alla mia famiglia che mi ha regalato questa vita meravigliosa. Grazie di cuore a chi mi ha scelto tra nomi così importanti. Era già un onore stare in questa cinquina. Mi permetto di citare il mio amico Dario che di premi ne merita mille. Grazie a tutti coloro mi hanno permesso di sognare e realizzare questi sogni - conclude -. Tanti di loro sono sognatori come me, professionisti appassionati, studiosi innamorati di un lavoro forse meno visibile ma che in realtà rende possibile una cosa magica, l’arte. Questa drammatica situazione deve trasformarsi nella grande rivoluzione civile e sociale che aspettiamo da anni».

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