Donnelan legge Middelton dramma borghese
In scena l'elisabettiana e sanguinosa 'Tragedia del vendicatore'
ROMA, 26 GEN - E' un ''sabba di morte'' dai cupi toni elisabettiani, come si dice all'inizio, ''La tragedia del vendicatore'' allestita con attori italiani dal regista shakespeariano Declan Donnelan, produzione del Piccolo di Milano che si replica sino al 3 febbraio all'Argentina, per lungo tempo creduta di Cyril Tourneur e ora definitivamente attribuita a Thomas Middleton, l'autore de 'I lunatici' amato da Ronconi che non a caso allestì a suo tempo e a suo modo anche questo testo.
Middelton costruisce una storia di sangue e un susseguirsi di assassinii improntata a quella grande scritta, ''Vendetta'', che Donnellan fa comparire all'inizio e alla fine sulla rossa barriera di legno che chiude la scena, tutto legato a quel teschio in mano al protagonista, che ricorda inevitabilmente quello del buffone Yorick di Amleto dal valore molto simbolico, mentre qui è solo quello di una ''dama d'ossa'', di Gloriana, sua promessa sposa violentata e uccisa dal Duca.
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