Spettacolo Elisa dona l’intero incasso del suo ultimo tour ai musicisti

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14.10.2020 - 13:15

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Per raccogliere i fondi destinati alla sua crew l’artista ha rinunciato al compenso. La imitano anche l’entourage, il manager e l’agenzia.

Elisa ha donato l’intero incasso del suo ultimo tour ai musicisti.

La scelta profondamente filantropica della cantante friulana era stata anticipata all'inizio della sua ultima tournée e confermata alla chiusura dei suoi live.

«Ragazzi, il tour si è concluso e sono felice e grata a tutte le persone che lo hanno reso possibile. In primis Voi. Ringrazio la mia agenzia live F&P e Ferdinando Salzano e il mio management Stefano Settepani per aver rinunciato insieme a me a percepire un compenso economico. Tutto il ricavato è andato a musicisti e crew, che sono stati pagati il doppio, simulando un tour di una durata un po' più lunga e con un guadagno quindi più cospicuo», rivela Elisa Toffoli nel suo messaggio Instagram.

Per raccogliere i fondi destinati alla sua crew l’artista ha rinunciato ai suoi emolumenti, così come il suo entourage, il suo manager e la sua agenzia.

«La mia ricompensa è quella di sapere di aver fatto una cosa utile e a mio parere giusta - prosegue l'autrice di “A modo tuo” -. Come ho già detto, penso che sia fondamentale lavorare tra cittadini e governo alla formazione di un database preciso e dettagliato per regolarizzare tutte le professioni e le categorie del settore dello spettacolo, nella trasparenza più totale, per poter gestire al meglio anche tutti i fondi di emergenza. Fondi che per fare davvero la differenza, a mio parere dovrebbero avere una cadenza mensile, come degli stipendi. Si dovrebbe trovare una formula per distribuirli in base alla dichiarazione dei redditi dell’anno o degli anni precedenti».

L'inasprimento della pandemia di Covid-19 e la possibilità di un nuovo lockdown mettono a repentaglio tutti i lavoratori, soprattutto le categorie meno tutelate.

«La realtà è che la crisi la possiamo combattere con il realismo e la trasparenza e mettendo le risorse là dove servono e non dove non fanno alcuna differenza. Non si dovrebbe fare finta di niente - conclude Elisa -. Abbiamo un problema. Ci sono molti modi per risolverlo tranne il negare che esista nella sua complessità».

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