Sentenza contestataEmanuele Filiberto sfida lo Stato: vuole i gioielli della Corona. Ecco di cosa si tratta
ai-scrape
9.10.2025 - 10:35
Emanuele Filiberto di Savoia vuole i gioielli.
Keystone
I membri della famiglia Savoia, tra cui Maria Gabriella ed Emanuele Filiberto, hanno presentato ricorso contro la decisione del tribunale di Roma, sostenendo che i gioielli della Corona d’Italia appartengono a loro e non allo Stato.
La famiglia Savoia ha deciso di impugnare la sentenza emessa a maggio dal Tribunale di Roma, che ha stabilito che i gioielli della Corona d’Italia sono di proprietà dello Stato.
Maria Gabriella, Maria Pia, Maria Beatrice ed Emanuele Filiberto, discendenti di Umberto II, hanno dichiarato che la Banca d'Italia, insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, deve restituire i gioielli alla famiglia. Questa notizia è stata riportata dal «Corriere della Sera».
Il tesoro, che comprende oltre 6mila brillanti, 2mila perle, un diamante rosa, diademi e collier, è stato custodito nel caveau della Banca d’Italia dal 1946, quando fu depositato dall’avvocato Falcone Lucifero per conto di re Umberto II.
La posizione dei Savoia
Secondo il giudice Mario Tanferna, i gioielli non sono mai stati di proprietà di Re Umberto II, ma appartengono allo Stato fin dai tempi dello Statuto Albertino e sono rimasti tali con il passaggio alla Costituzione Repubblicana.
Tuttavia i Savoia, rappresentati dall'avvocato Sergio Orlandi, sostengono che i gioielli non sono mai stati confiscati, ma semplicemente depositati, e che dovrebbero essere restituiti agli eredi del Re come beni personali.
A supporto della loro posizione, citano i diari di Luigi Einaudi, nei quali si afferma che le gioie potrebbero spettare alla famiglia Reale piuttosto che al demanio dello Stato. Il giudice ha risposto che i diari non possono avere un valore decisivo, mentre l'ex capo legale di Bankitalia, Olina Capolino, ha menzionato le «simpatie monarchiche» dell’autore.
Il «Corriere della Sera» conclude sollevando la questione del perché lo Stato non abbia mai richiesto la restituzione dei gioielli. L'avvocata si chiede quale sia il senso di tenerli in un caveau quando potrebbero essere esposti al pubblico, sottolineando che, pur non essendo i Crown Jewels della Torre di Londra, fanno parte della storia italiana.
Il redattore ha scritto questo articolo con l'aiuto dell'AI.