La protesta corre sul web Emily Ratajkowski: nuda per protestare contro la legge anti-aborto

CoverMedia

17.5.2019 - 11:12

Vanity Fair Oscars Party - Arrivals

Featuring: Emily Ratajkowski
Where: Los Angeles, California, United States
When: 25 Feb 2019
Credit: Sheri Determan/WENN.com
Vanity Fair Oscars Party - Arrivals Featuring: Emily Ratajkowski Where: Los Angeles, California, United States When: 25 Feb 2019 Credit: Sheri Determan/WENN.com
Source: Sheri Determan/WENN.com

L’attrice e modella provoca con uno scatto osé dopo l’approvazione della legge che ha abolito l’aborto in Alabama.

Emily Ratajkowski si unisce alla lunga lista di star di Hollywood che in queste ore stanno protestando contro il provvedimento che ha di fatto reso illegale l’aborto in Alabama.

I senatori repubblicani dello stato americano hanno approvato una legge che punisce le donne che ricorrono all’interruzione di gravidanza (anche in caso di concepimento dopo stupro o incesto) e i medici, che rischiano pene fino a 99 anni di carcere se aiutano le loro pazienti nel portare avanti pratica.

Le reazioni alla legge anti-aborto

Le reazioni, come ampiamente prevedibile, sono state durissime da parte di tanti personaggi dello spettacolo, a partire da Lady Gaga, Janelle Monae e Chris Evans.

Dal canto suo, Emily ha condiviso uno scatto provocatorio in cui si è mostrata completamente nuda in segno di protesta.

«Questa settimana, 25 uomini bianchi hanno messo al bando l’aborto in Alabama, anche in caso di incesto o stupro. Questi uomini stanno utilizzando il loro potere per imporre la loro volontà sul corpo delle donne al fine di restaurare una società patriarcale e perpetuare l’aumento demografico togliendo alle donne con scarse opportunità economiche il diritto di scegliere se riprodurre, o meno», ha scritto la 27enne a commento dell’immagine.

«Gli stati che stanno provando a rendere illegale l’aborto sono gli stati in cui c’è la più alta concentrazione di donne di colore. Questo provvedimento ha a che fare con le classi sociali e con le razze ed è un attacco diretto ai diritti fondamentali delle donne in quanto esseri umani, protetti dalla legge Roe vs. Wade. Il nostro corpo, la nostra scelta».

Ora molti politici in stati come l’Ohio, il Mississippi, il Kentucky, il Missouri, la Georgia, lo Iowa e il North Dakota potrebbero seguire l’esempio dell’Alabama, rendendo illegale l’aborto, anche in caso di stupro o incesto e limitando le interruzioni di gravidanza solamente nel caso di accertato pericolo per la vita della donna.

Alla protesta si sono unite anche Rihanna, Minka Kelly, Mandy Moore e Busy Philipps, che stanno utilizzando l’hashtag #YouKnowMe per diffondere i loro messaggi.

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