Ecco cosa diceEredità Agnelli, colpo di scena: trovato documento che accerta l'evasione fiscale
Covermedia
11.3.2024 - 13:01
Il documento, sebbene anonimo e senza data, è stato ritrovato nascosto nella cantina dello studio del commercialista Gianluca Ferrero, suggerendo grande lungimiranza nell'orchestrare la residenza fittizia per Marella Caracciolo, moglie dell'avvocato Gianni Agnelli.
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11.03.2024, 15:15
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L'inchiesta sulla faida relativa all'eredità Agnelli ha portato alla luce complesse manovre finanziarie e legali atte a preservare il patrimonio della famiglia.
Al centro di questa vicenda, vi è il tentativo di stabilire una residenza fittizia in Svizzera per Marella Caracciolo, moglie dell'avvocato Gianni Agnelli, al fine di evitare le tasse in Italia e assicurare la validità del patto successorio.
Questo accordo aveva visto Margherita Agnelli rinunciare alle sue quote nella Dicembre e all'eredità dei genitori, favorendo i fratelli Elkann.
Cosa c'è scritto?
«Nel caso di decesso della signora X dovremo dimostrare che il suo ultimo domicilio era in Svizzera, non importa se a St. Moritz o invece a Gstaad, e indirizzare un'azione al tribunale svizzero competente contro la signora Y, chiedendo una sentenza declaratoria che riconosca il patto successorio come valido e vincolante».
Questo documento, sebbene anonimo e senza data, si crede risalga al 2009 o al 2010 ed è stato ritrovato nascosto nella cantina dello studio del commercialista Gianluca Ferrero, suggerendo una lungimiranza nell'orchestrare una residenza svizzera di convenienza.
«Sarà cruciale che gli eredi della signora X (ossia i fratelli Elkann, ndr) intentino causa in Svizzera prima che la signora Y lo faccia in Italia»; un piano che, secondo quanto riportato, si è poi concretizzato.
Un'intrigata rete di strategie
La strategia prevedeva la crioconservazione di un permesso di soggiorno permanente in Svizzera per la Caracciolo, facendo leva sulla sua salute e sulle preferenze abitative per legittimare il trasferimento da St. Moritz a Gstaad.
Tuttavia, le indagini hanno evidenziato una discrepanza tra il presunto domicilio svizzero e la realtà dei fatti, poiché Marella Caracciolo avrebbe trascorso la maggior parte del tempo in Italia, contrariamente a quanto dichiarato.
La scoperta di queste manovre ha portato al sequestro dei dispositivi elettronici di Carla Cantamessa, responsabile della gestione amministrativa delle proprietà della famiglia, suscitando ulteriori sospetti quando tentò di avvertire Ferrero dell'arrivo degli inquirenti, dimostrando preoccupazione per documenti compromettenti.
Questa intricata rete di strategie legali e finanziarie svela la complessità delle dispute ereditarie all'interno di una delle famiglie più influenti d'Italia, mettendo in luce gli sforzi compiuti per preservare il patrimonio familiare e le dinamiche di potere sottese.