Indagini intensificateEredità di Gianni Agnelli, ora indagati anche Lapo e Ginevra Elkann
Covermedia
8.3.2024 - 13:01
La Procura di Torino intensifica le indagini relative all'eredità di Gianni Agnelli, iniziata con l'esposto di Margherita Agnelli.
Covermedia
08.03.2024, 13:01
08.03.2024, 13:15
Covermedia
Nella complessa vicenda che riguarda l'eredità di Gianni Agnelli, figura eminente dell'industria italiana, la Procura di Torino compie una significativa contromossa: includendo nel registro degli indagati anche Lapo e Ginevra Elkann.
Questo scenario si inserisce in una disputa che dura da anni, scaturita dalla rinuncia di Margherita Agnelli all'eredità paterna in cambio di una sostanziosa buonuscita, seguita da una lunga contesa giudiziaria con gli altri eredi.
I pubblici ministeri trattengono una parte sostanziale dei documenti sequestrati l'8 febbraio dalla Guardia di Finanza, estendendo gli accertamenti fino al 2016 e ampliando l'elenco degli indagati: ai nomi di John Elkann, amministratore delegato di Exor, e dello storico commercialista della famiglia, Gianluca Ferrero, si aggiungono quelli di Lapo e Ginevra Elkann.
Sabato scorso, il tribunale del riesame ha ordinato alla procura la restituzione della maggior parte del materiale sequestrato, «qualora non detenuto per altra causa».
Ipotesi di truffa ai danni dello Stato
I pm hanno notificato nuovamente agli indagati il provvedimento di sequestro, evidenziando l'espansione dell'indagine che ora include anche un'ipotesi di truffa ai danni dello Stato, legata al trattamento fiscale del vitalizio che Marella Caracciolo riceveva da Margherita, quantificato in un miliardo e 272 milioni di euro nel 2004.
Al centro dell'attenzione vi è il patrimonio di Marella Caracciolo, moglie di Gianni Agnelli, deceduta nel febbraio del 2019. L'indagine originariamente mirava a una presunta dichiarazione infedele dei redditi per il 2018 e 2019, ma si è estesa fino al 2016. Emergono sospetti su una residenza fittizia mantenuta in Svizzera da Caracciolo, che avrebbe vissuto stabilmente a Torino, delineando una «strategia dell'evasione» secondo gli ambienti investigativi.
Una chiave di volta nell'indagine è 'Dicembre', la società cassaforte che controlla le imprese della famiglia Agnelli. Marella Caracciolo nel 2004 cedette le sue quote ai fratelli Elkann, mantenendo il diritto di usufrutto, una circostanza confermata da una declaratoria del 30 giugno 2021. La procura, tuttavia, ritiene che ci siano dettagli da chiarire riguardo questa operazione.
L'indagine ha preso le mosse da un esposto di Margherita Agnelli, madre di John, Lapo e Ginevra, che ha innescato una battaglia legale sull'eredità paterna durata quasi vent'anni, senza però raggiungere una soluzione definitiva.