Cinema European Film Awards: «Emilia Pérez» miglior film. Svizzeri a mani vuote

ats

7.12.2024 - 23:21

Il film «Emilia Pérez» del regista francese Jacques Audiard si è aggiudicato il premio nella categoria regina miglior film agli European Film Awards di questa sera a Lucerna. La pellicola ha sbancato vincendo anche i premi per miglior regia, sceneggiatura e attrice.

Keystone-SDA, ats

Già premio della giuria al Festival di Cannes lo scorso maggio, la pellicola narra la storia di un importante narcotrafficante messicano che con l'aiuto di un avvocato, per sparire dalla circolazione, intraprende una transizione di genere per diventare Emilia Pérez.

Musical drammatico

Nel musical in spagnolo del regista francese, parte della storia drammatica è raccontata attraverso le canzoni. Jacques Audiard si è aggiudicato anche il premio per la miglior regia e la miglior sceneggiatura.

Mentre l'attrice transgender Karla Sofía Gascón, che nella pellicola interpreta sia il ruolo maschile che quello femminile, è stata coronata miglior attrice. Già premiata a Cannes con le altre tre colleghe protagoniste con il Premio per la miglior attrice. «Grazie al miglior regista europeo per aver fatto di me la miglior attrice europea», ha detto Gascón a Lucerna rivolgendosi al cineasta.

Nel suo discorso Audiard ha ringraziato, oltre al cast, tutte le persone che hanno collaborato con lui. Lo scorso anno era stato un altro film francese a vincere: «Anatomia di una caduta» ("Anatomie d'une chute") di Justine Triet, che aveva sbaragliato la concorrenza in diverse categorie.

Nessun premio per elvetici

Il presentatore plurilingue svizzero Fernando Tiberini, parlando in apertura nelle quattro lingue nazionali, ha incoraggiato ognuno a parlare la sua lingua brevemente prima di passare all'inglese. Alla cerimonia era presente anche la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.

Il film d'animazione «Sauvages» del regista vallesano Claude Barras e il corto"2720» dello svizzero-portoghese Basil da Cunha sono usciti a mani vuote. Come miglior film d'animazione è stato premiato «Flow» (Straume) del regista lettone Gints Zilbalodis, una coproduzione fra Lettonia, Francia e Belgio. Mentre miglior cortometraggio è stato coronato «The man who could not remain silent» del croato Nebojša Slijepčević.

Il premio miglior attore è andato, a sorpresa, ad Abou Sangare per «La storia di Souleymane» ("L'histoire de Souleymane") di Boris Lojkine, dove interpreta un rifugiato guineano che si prepara al colloquio di richiesta d'asilo. Una storia che rispecchia in parte la stessa vita dell'attore. In questa categoria Sangare si contendeva il premio con gente del calibro di Daniel Craig e Ralph Fiennes.

Sono stati consegnati anche gli Excellence Awards in otto categorie (fotografia, montaggio, scenografia, costumi, trucco, colonna sonora, sonoro, effetti visivi), i cui vincitori sono stati annunciati il mese scorso.

Standing ovation per Rossellini e Wenders

L'attrice e regista italiana Isabella Rossellini, dopo il bel discorso di Ralph Fiennes che le ha consegnato il premio europeo per il miglior contributo al cinema mondiale, è stata acclamata da una lunga standing ovation e ha ringraziato la platea, prima di tutto in italiano, poi in francese, inglese e svedese. «Cosa sta succedendo? Sono totalmente sorpresa» ha esclamato dopo lo scroscio di applausi.

«Il motore della mia vita è stata la curiosità e la risata: sicuramente appresa dai miei genitori», ha detto la raggiante 72enne sul palco del KKL.

Anche il regista tedesco Wim Wenders è stato accolto da una standing ovation quando Juliette Binoche gli ha consegnato il premio alla carriera. «Questa presidente ha l'opportunità di far brillare nuovamente il cinema europeo», ha detto il 79enne riferendosi all'attrice francese, che presiede la European Film Academy dal maggio scorso.

«Il film è qualcosa di più che te stesso, che gli attori, è bello solo se ti ci dedichi appieno», ha detto un Wim Wenders visibilmente emozionato. «Fare cinema, è sapere che il film è più grande di te», ha aggiunto.

Premiato «No Other Land»

Binoche ha aperto il gala evocando un'Europa nella quale la pace è minacciata, ma dove il cinema riflette una diversità che riesce a convivere. «No Other Land» del collettivo di registi palestinesi Yuval Abraham, Rachel Szor, Basel Adra eHamdan Ballal si è aggiudicato, con poche sorprese, il premio del miglior documentario. Il film racconta l'amicizia fra un giornalista israeliano e un attivista palestinese.

«Mostra come Israele stia distruggendo il popolo palestinese», ha detto uno dei registi, presente in videoconferenza. Uno dei cineasti ha richiesto azione da parte dell'Europa contro «questa guerra ingiusta», chiedendo ai governi di agire e chiedere il cessate il fuoco.

Come già reso noto il mese scorso, il premio per la miglior co-produttrice europea è andato a Labina Mitevska. L'attrice e produttrice della Macedonia del Nord, con la sorella Teona e il fratello Vuk, ha creato nel 2001 la compagnia di produzione Sisters and BrotherMitevskiki Production. Ricevendo il premio la produttrice normacedone, molto emozionata, ha ringraziato la società Eurimages per averci «mostrato la bellezza delle coproduzioni». «Crediamo che il cinema può cambiare il mondo», ha concluso.