Spettacolo Fabrizio Corona deve tornare in carcere: lui si taglia i polsi in diretta video

Covermedia

11.3.2021 - 16:39

Fabrizio Corona
Fabrizio Corona

Il differimento pena in detenzione domiciliare è stato revocato dal tribunale di Sorveglianza di Milano. Reazione shock dell'ex agente dei fotografi.

Fabrizio Corona deve tornare dietro le sbarre: questa la decisone presa dal tribunale di Sorveglianza di Milano, che ha revocato il differimento pena in detenzione domiciliare per l’ex agente dei fotografi.

Immediata e scioccante la risposta di Fabrizio che per reazione «si è ferito ai polsi», pubblicando subito dopo su Instagram un video nel quale, con il volto sporco di sangue, attacca i magistrati.

«Adesso vi faccio vedere come si combatte. Ingiustizia. Pronto a dare la mia vita in questo Paese ingiusto», minaccia Corona riferendosi ai magistrati nei video pubblicati sui social. «Avete creato un mostro», continua Fabrizio che mostra la scia di sangue lasciata sul pavimento di casa in protesta alla decisone dei giudici.

«Sono allibito, questa è una pagina tristissima della Giustizia italiana», dice l'avvocato Ivano Chiesa, difensore di Fabrizio Corona.

«In altre occasioni Fabrizio aveva sbagliato e sono stato io il primo a dirglielo. Questa volta, davvero, non c'è ragione per farlo tornare in carcere», ha aggiunto.

Nell'abitazione di Corona sono arrivati i soccorritori del 118 e gli agenti della Questura.

Il sostituto pg aveva richiesto la revoca del differimento pena in detenzione domiciliare per una serie di violazioni delle prescrizioni, tra cui le comparsate in tv e l'uso dei social network.

Come riporta il Tgcom, negli ultimi anni l’ex di Nina Moric «è entrato e uscito dal carcere a più riprese: a ottobre 2015 ottenne il primo affidamento terapeutico che gli fu revocato ad ottobre 2016; a febbraio 2018 ebbe l'affidamento provvisorio, revocato con ritorno in carcere nel giugno 2018. E poi ancora affidamento concesso a novembre 2018 e sospeso a marzo 2019 e revocato ad aprile dello stesso anno. Infine, nel dicembre 2019 l'uscita dal carcere per il differimento pena con detenzione domiciliare per curarsi».