Spettacolo Favino, un privilegio entrare nelle vite degli altri

ANSA

30.4.2020 - 13:50

Source: ANSA

Attore racconta, cominciai grazie a insegnante inglese cinefila

ROMA, 30 APR – Uno degli attori più popolari e premiati (candidato tra l'altro come miglior protagonista per Il traditore di Marco Bellocchio ai David di Donatello dell'8 maggio), Pierfrancesco Favino racconta i suoi esordi e le sue aspirazioni lasciandosi andare ai ricordi, in questo periodo di lockdown, per le 'pillole' sulle professioni del cinema nel progetto curato da Laura Delli Colli e Mario Sesti della Fondazione Cinema per Roma «Backstage: il cinema e i suoi mestieri».

Favino, 50 anni, ricorda di dover tutto «all'insegnante di inglese che amava il cinema, ci portava a vedere i film e riusciva ad organizzare anche incontri con i registi. Ricordo ancora la prima volta in cui vidi Gianni Amelio, era in occasione della proiezione del suo I Ragazzi di Via Panisperna, al cinema Ariston che adesso non c'è più». Favino, che frequentava il teatro grazie a genitori appassionati, si è avvicinato al cinema così: «dopo Amelio la Archibugi all'Azzurro Scipioni, poi Scola. Mi prese il fascino dell'attore, un modo attraverso cui dire chi ero. Così pensai di andare all'Accademia d'arte drammatica, dove fui ammesso. E' così che è cominciata la mia meravigliosa vita», racconta.

Quello che ama del suo lavoro è «entrare nelle vite di persone che non incontrerei mai, lambire vite così diverse dalle mie, vite che non vivrei ma che nel momento in cui le interpreto cerco di capire, anche se sono personaggi negativi, cercando tra le pieghe nascoste dell'animo umano come sono, cosa le spinge, cercare di salvarle, di lottare per loro. Questo è il mio motore, questo è ciò che mi affascina del mio mestiere. Poi certo non sono mai soddisfatto, ho sempre il desiderio di rifare per migliorare, un'ambizione che mi porto dietro come insegnamento dei miei maestri». (ANSA).

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