Fiamma Izzo, al doppiaggio in piena sicurezza
Macchina per l'ozonizzazione, separatori, a ognuno suo microfono
ROMA, 04 MAG – «Una corsa contro il tempo da pazzi, in cui nulla è stato lasciato al caso, ma ogni particolare è stato curato nei minimi dettagli: ho anche acquistato una di quelle macchine – usate in sala operatoria – per l'ozonizzazione e per la sanificazione degli spazi. Poi mascherine obbligatorie: in dotazione a ogni ingresso, insieme ai calzari per le scarpe – è severamente vietato portarle da casa – e tappetini. E ancora lastre in vetro speciale per separare il personale. Ogni lavoratore, gli attori, il direttore del doppiaggio che è di fatto come il regista, il tecnico del suono, ha uno spazio singolo e c'è perfino una scatola che disinfetta i copioni usati dai doppiatori». Fiamma Izzo della Pumais due, una delle eccellenze Italiane del doppiaggio, racconta in una conversazione all'ANSA la ripresa del lavoro nella sua società.
A marzo l'attività è stata fermata non dai vari decreti di legge per il Covid-19, ma dalla paura degli artisti e dei tecnici, ma «il 20 aprile grazie a un lavoro titanico di restyling in piena sicurezza anti-virus abbiamo ripreso. Il nostro lavoro si svolge in una sala di registrazione con tutti gli accorgimenti tecnici per ottenere un sound perfettamente integrabile in un mix, perciò senza finestre, solo con aria condizionata. Perché i separatori in vetro e non in plexiglass? «Avrebbero rovinato il suono: questo è un tipo di lavoro molto delicato, alle volte anche il fruscio di una camicia rischia di mandare a monte una giornata», spiega. «Inoltre la turnazione degli orari è stata stravolta: se prima avevamo una pausa pranzo minore tra un turno e l'altro, adesso passa un'ora e 20 minuti, perché tutta l'area deve essere sanificata completamente, poi successivamente bisogna arieggiare, quindi dare le nuove mascherine, i nuovi microfoni, ogni attore ha il suo personale, e per ogni genere i microfoni cambiano, per un film animato, di azione ecc., quindi la vestizione. Poi abbiamo l'addetto alla macchina del caffè e dell'acqua minerale: è li solo per sanificare ogni volta che qualcuno ne fa uso. Ma va detto: sono tutti ultra responsabili, collaborativi», dice Fiamma Izzo. (ANSA).
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