Lutto nel cinemaFrancia: morto attore Jean-Pierre Marielle
ATS
25.4.2019 - 16:18
L'attore francese Jean-Pierre Marielle, grande interprete capace di spaziare dal teatro al cinema, è morto ieri a Saint-Cloud (Hauts-de-Seine) all'età di 87 anni.
Sul grande schermo uno dei suoi ultimi ruoli più significativi e di maggior successo è stato quello ottenuto nel kolossal «Il Codice da Vinci» (2006), diretto da Ron Howard e ispirato all'omonimo bestseller di Dan Brown, dove veste i panni di Jacques Saunière Saint-Clair, il curatore del Louvre, gran maestro del Priorato di Sion e nonno di Sophie Neveu.
Tra i film interpretati, anche «Quattro mosche di velluto grigio» (1971), di Dario Argento, dove Marielle ha il ruolo dello stravagante investigatore privato Gianni Arrosio.
Marielle è vincitore di numerosi riconoscimenti, fra cui il Premio Molière (miglior attore nel 1994 in «Le Retour»). È stato candidato al Premio César per il migliore attore in tre edizioni diverse (1976, 1992 e 2008) e per il migliore attore non protagonista candidato in quattro occasioni (1982, 1989, 1993 e 2004).
Iniziò la carriera come attore teatrale negli anni '50 stringendo un'amicizia con Jean-Paul Belmondo e Jean Rochefort. Dopo alcuni spettacoli della Comédie française, si legò alla compagnia Grenier-Hussenot.
Durante gli anni '60 ottenne ruoli cinematografici sempre più importanti con i film «Buccia di banana» di Marcel Ophuls (1963), «Weekend a Zuydcoote» (1964) di Henri Verneuil e «Non tirate il diavolo per la coda» di Philippe de Broca (1969). Nel 1973 interpretò uno dei personaggi principali della commedia di Georges Lautner «Hai mai provato ...in una valigia?»
Spesso partner di Philippe Noiret, Marielle ebbe un successo strepitoso interpretando al suo fianco il ruolo del marchese de Pontcallec nel film di Bertrand Tavernier «Che la festa cominci» nel 1975.
Jean-Pierre Marielle continuò così ad interpretare con successo in ruoli da comprimario: il commesso viaggiatore che si scopre pittore in «Folli e liberi amplessi» di Joël Séria (1975), tenutario di bordello in «Colpo di spugna» (1981) e poliziotto disperato in «Les mois d'avril sont meurtriers» di Laurent Heynemann (1987).
Gli anni '90 per l'attore francese lo hanno visto recitare in «Uranus» di Claude Berri e in «Tutte le mattine del mondo» (1991) di Alain Corneau. Nel 2003 ritornò al cinema nel film di Claude Miller «La Petite Lili». Dopo il successo di «Il codice Da Vinci» (2006) è apparso in «L'esplosivo piano di Bazil» (2010), diretto dal regista Jean-Pierre Jeunet.
L'attore è stato sposato quattro volte. Nel 2003 si era unito in matrimonio con l'attrice Agathe Natanson; aveva un figlio.
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