Nonostante le defiance dell’ultima amministrazione Trump, l’attore sostiene il suo paese: «Credo nello spirito americano».
George Clooney ha celebrato la leadership americana nel mondo da vero patriota.
Abituato a trascorrere gran parte dell’anno tra Inghilterra e Italia, il protagonista di «Ocean’s Eleven» ha le idee chiare in merito all’opinione che l’America suscita nel resto del globo.
«Sono sempre ottimista riguardo a questo paese», ha sentenziato l’attore premio Oscar alla rivista People nel suo articolo “People of the Year”.
«Abbiamo sbagliato molto, ma sono stato in tanti paesi che hanno sbagliato davvero, e guardano alla nostra leadership», ha spiegato Clooney.
«Siamo venuti meno spesso - la competitività è il nostro grande peccato originale e chiaramente quello in cui siamo stati i peggiori - ma ricerchiamo costantemente un'unione più perfetta. Non posso arrendermi. Credo nello spirito americano».
Clooney ha anche ripercorso brevemente i trascorsi politici degli ultimi decenni, durante i quali ha consolidato la sua consapevolezza politica.
«Sono cresciuto in una generazione in cui tutte le persone che contavano per noi venivano assassinate, da Martin Luther King a Bobby e Jack Kennedy a Malcolm X e Medgar Evers. Tutte le cose che contavano però andavano avanti, con i diritti delle donne, i diritti civili, l'anti-Vietnam (proteste di guerra). Ricordo mio padre che diceva: “Non tornare a guardarmi negli occhi a meno che non ti alzi (di fronte ai bulli e ai razzisti)”. Sono contento di essere cresciuto in quel modo».
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