Spettacolo Ghali: «Fino all’anno scorso dormivo con mamma»

CoverMedia

14.2.2020 - 16:32

Source: Covermedia

Il rapper si racconta: dal rapporto intimo con la madre passando per i flop a scuola.

Nato da genitori tunisini e cresciuto nell’hinterland milanese, Ghali è riuscito a sfondare nel mondo della musica.

Ma fino allo scorso anno non poteva permettersi una casa con due camere da letto costringendolo quindi a dormire con la madre.

«(…) Io e lei abbiamo dormito nella stessa stanza, uno di fianco all’altra, fino allo scorso anno», ammette il rapper nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera. «Solo da quando ho comperato la casa abbiamo due stanze diverse: ma non c’era disagio in quella situazione, anzi, era molto intima. Eravamo due compagni di stanza felici, non ci disturbavamo se rientravamo tardi o uscivamo presto, siamo persone che non si lamentano per i rumori, per la musica o la televisione accesa».

L’unico rimprovero che la madre ha sempre rivolto a Ghali era per lo scarso rendimento scolastico.

«Lei non è stata uno di quei genitori che se ne fregano: veniva a parlare con gli insegnanti e li ascoltava attentissima, loro iniziavano ogni volta a dire che c’erano problemi e lei cominciava a piangere durante i colloqui. Mi dava anche qualche schiaffo in loro presenza. Tutte le volte finiva così e io pensavo: ma perché questi qui non trovano un modo meno duro per parlare di me, lo sanno che mamma ci sta male. Davvero, non capivo», continua il 26enne, ora impegnato con la compagna Mariacarla Boscono, 39, prima di parlare del delicato tema del bullismo.

«Credo che tutti noi ci siamo passati anche senza accorgercene, è un incrocio inevitabile nella vita di un essere umano: è come nella giungla, lo devi attraversare per crescere. Non sono mai stato bullo e non sono mai stato vittima: conoscevo dei bulli, questo sì, e provavo tanta pena per loro. Volevano essere protagonisti in un momento in cui non c’era bisogno di esserlo: stavamo crescendo insieme, che fretta c’era di sgomitare. Poi si sono autodissolti».

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