Spettacolo Ghigo Renzulli dei Litfiba: l’ex compagna lo accusa di violenza

CoverMedia

7.5.2020 - 11:10

Source: Covermedia

Dopo una lunga storia nata quando Isabella aveva 25 anni e il musicista 50, sono arrivati i tradimenti, la violenza e le vessazioni.

La storia d’amore tra Isabella e Ghigo Renzulli dei Litfiba è finita nel peggiore dei modi.

Il musicista e la sua ex compagna, madre dei figli Cesare e Lucrezia, è nata quando il fondatore dei Litfiba aveva 50 anni e la donna 25. All’epoca Renzulli ha conquistato la giovane con lunghe telefonate, assicurandole che se si fosse trasferita da lui avrebbero vissuto in pace.

Ghigo era già sposato e con un figlio di 12 anni, ma le cose sono sensibilmente peggiorate con l’arrivo dei due figli successivi.

«Aveva cominciato a bere tanto, ma proprio bottiglioni di vino e non gli si poteva dire nulla che andava su tutte le furie, gli scattava subito la rabbia», racconta Isabella nella sua intervista a Il Giornale.

A segnare la definitiva rottura tra Isabella e Ghigo è stata la fortuita scoperta del tradimento dell’uomo - all’epoca già 65enne - con una 18enne.

«Ho alzato i toni devo ammetterlo, lui mi ha seguito e in bagno mi ha preso a schiaffi. Non so quanti me ne ha dati se 15, 20, poi mi ha preso per le spalle e mi ha sbattuto al muro. Tutto questo davanti a Cesare che era terrorizzato. Sono scappata nella camera dove dormiva mia figlia ma lui è arrivato spaccando la porta e poi ha continuato a sbattermi addosso all’armadio», ha dichiarato Isabella.

«Per fortuna Cesare è corso e ha cominciato ad urlargli contro terrorizzato che mi avrebbe ucciso e solo così lui mi ha lasciato ed è uscito dalla stanza. Il giorno dopo è venuto da me dicendomi che voleva il DNA di entrambi i bambini. A quel punto io non ci ho visto più e le ho urlato in faccia che mi faceva schifo. Lui aveva una bottiglia di birra in mano e mi ha rincorso cercando di spaccarmela in testa».

Inizialmente, Isabella ha preferito evitare di denunciare il suo ex compagno per non compromettere la sua carriera, però ora si è rivolta a un centro antiviolenza che tutela le donne.

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