Monologo a «Le Iene» Giampaolo Morelli: «Dislessico, ma non stupido»

Covermedia

8.10.2024 - 11:00

Giampaolo Morelli
Giampaolo Morelli

Il monologo a «Le Iene» dell'attore, non solo ha mostrato il suo lato umano, ma ha anche offerto una riflessione importante sull'educazione inclusiva e sul valore della diversità.

Giampaolo Morelli ha raccontato le difficoltà vissute da bambino a causa della dislessia, una condizione all’epoca non diagnosticata. È successo a «Le Iene», dove, con un monologo carico di autoironia, ha rivelato: «Mia madre era tra le poche a cui dicevano: "Signora, si applica, ma è scemo"», ricordando come fosse ingiustamente etichettato per le sue difficoltà con la lettura e la matematica.

A soli 7 anni, Morelli si sentiva sopraffatto da lettere che sembravano «staccarsi dalle pagine» e da concetti che non riusciva a comprendere, come i «decametri», su cui scherza: «Chi li ha mai più incontrati 'sti ca*** di decametri?».

Morelli ha riflettuto su quanto poco si sapesse allora della dislessia, portando i bambini a sentirsi inadeguati e invisibili: «Eri solo un bambino stupido».

Oggi, però, la situazione è diversa e l’attore vede la dislessia come una forma di apprendimento alternativa, non una debolezza. Ha invitato la scuola e la società ad adattarsi alle caratteristiche di ogni studente: «Dove gli altri vedono debolezze, io vedo punti di forza».

Questo monologo ha non solo mostrato il lato umano dell'attore, ma anche offerto una riflessione importante sull'educazione inclusiva e sul valore della diversità.