Gianni Di Gregorio, racconto i pensionati pigri
'Lontano lontano' con Colangeli e Fantastichini all'ultimo film
ROMA, 12 FEB – 'Lontano lontano', già al Tff e in sala dal 20 febbraio con Parthènos, è un film pulito, delizioso e anche con una sua morale che si potrebbe sintetizzare così: i sogni dei vecchi devono viverli i giovani. E questo tanto più se i vecchi sono romani. Diretto e interpretato da Gianni Di Gregorio con Ennio Fantastichini (nella sua ultima interpretazione) e Giorgio Colangeli racconta appunto di sogni che non invecchiano mai. O almeno è quello che pensano Attilio (Fantastichini), tonico venditore di bric e brac a Porta Portese; Giorgetto (Colangeli), radicato scansafatiche con banco di verdure, e infine, il «Professore» (Di Gregorio). Tre pensionati romani, stanchi del quotidiano arrabattarsi, che sognano di scappare in qualche posto esotico dove la loro pensione valga di più. Cominciano così a raccogliere il capitale necessario e studiano anche, guidati dall'acuto Prof. Federmann (Roberto Herlitzka), dove andare: in un paese davvero sicuro in tutti i sensi, «senza violenza, meduse, terremoti e maremoti». Sul fatto che i vecchietti protagonisti, a differenza dei loro coetanei di molte fiction Usa, non ce la fanno alla fine a partire e ad avere uno slancio di gioventù, spiega Gianni Di Gregorio con il suo accento dolce da romano vero: «Noi siamo piu acciaccati, più romani. Non ho mai fatto uno sport in vita mia». Un modo di essere che incide anche nei ritmi lunghi tra un film e l'altro: «Il fatto è che mi arrovello, ci penso e ci ripenso: è la pigrizia romana» dice il regista-attore che ha annunciato che in primavera Sellerio pubblicherà un libro con tre suoi racconti. Nel cast del film, prodotto da Bibi Film con Rai Cinema in coproduzione con la francese le Pacte, anche Daphne Scoccia, Francesca Ventura, Silvia Gallerano, Iris Peynado e Galatea Ranzi. (ANSA).
Tornare alla home page