Plateforme 10 Giona A. Nazzaro: «Il festival molto amato dal pubblico francofono»

bu, ats

15.7.2022 - 10:55

La parete nel nuovo museo di Plateforme 10 si trasforma in schermo gigante per tre giorni. La programmazione è stata fatta dal direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona A. Nazzaro, in trasferta ieri a Losanna. (immagine d'archivio)
La parete nel nuovo museo di Plateforme 10 si trasforma in schermo gigante per tre giorni. La programmazione è stata fatta dal direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona A. Nazzaro, in trasferta ieri a Losanna. (immagine d'archivio)
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Fino a domani, Plateforme 10 si trasforma in un cinema all'aperto. Il direttore artistico del Locarno Film Festival Giona A. Nazzaro, si trovava ieri a Losanna, a meno di tre settimane dall'appuntamento estivo della settima arte in Svizzera.

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«Come vinsi la guerra» (The General, 1926) di Buster Keaton ha aperto la manifestazione ieri sera a Losanna con il tema del treno. Con film «popolari e di qualità» proposti da Locarno, il direttore di Plateforme 10 Patrick Gyger, scommette sul fatto che la popolazione farà suo il nuovo spazio, ha detto a Keystone-ATS, «è una prova che abbiamo voglia di ripetere.»

Programma di Locarno completo

Giona A. Nazzaro, ha ricevuto ieri pomeriggio la stampa nella lobby di un hotel di Losanna. Ha potuto lasciare Locarno perché «il programma è completo. Non restano che gli ultimi dettagli logistici», ha detto sorridendo.

Entusiasta di rispondere all'invito di Plateforme 10, stima che «è importante che i grandi eventi culturali in Svizzera possano dialogare. Dubito che l'isolamento linguistico, regionale, culturale sia una scelta giudiziosa.»

Come convincerà i losannesi, che assistono alle proiezioni a Plateforme 10, a venire a Locarno? «Un festival del film esiste grazie al cinema. Dunque la conversazione inizia e continua sull'onda della passione per le immagini in movimento e per la cinefilia».

Festival amato dai francofoni

«So che il Locarno Film Festival è molto amato dal pubblico francofono», aggiunge. «Il francese è una delle lingue del festival e ci preoccupiamo di garantire che la produzione di registi francofoni sia adeguatamente rappresentata nel programma.»

Quando gli viene posta la domanda di mettere in evidenza uno dei film presentati alla 75esima edizione, riflette e dice: «la prima mondiale del film 'Fairytale' del cineasta russo Aleksandr Sokurov, un film che farà parlare di sé, davvero».

Sempre nel Concorso internazionale, cita il nuovo film della regista francese Patricia Mazuy, «Bowling Saturne». E sulla Piazza Grande, il film piuttosto particolare di Jean-Paul Civeyrac con Sophie Marceau.

Giona A. Nazzaro evidenzia anche il film del regista iracheno, Abbas Fahdel con «Tales of the Purple House», un documentario di tre ore sul Libano e Beirut. «Ma non citare tutti gli altri film è un po' ingiusto», sottolinea il direttore artistico.

Vivacità del cinema svizzero

Il cinema svizzero non viene dimenticato con il film di Valentin Merz «De noche los gatos son pardos» in corsa per il Pardo d'oro. Giona A. Nazzaro stima che il cinema svizzero stia conoscendo attualmente un'energia nuova: «Anche se i registi sono diversi, sono attratti da racconti non convenzionali.»

«Non è quindi un caso se registi svizzeri come Katharina Wyss, Valentin Merz, Lorenz Merz, i fratelli Zürcher o Marí Alessandrini per citarne soltanto alcuni, vengono tenuti d'occhio dai programmatori di festival», afferma.

Film cartolina

Per il suo 75esimo anniversario, il Locarno Film Festival, in collaborazione con la SSR, ha invitato una decina di cineasti a realizzare dei cortometraggi come cartoline postali dal futuro. «Siamo riusciti a convincere Fredi Murer ad uscire dalla pensione».

I francesi Claire Simon e Bertrand Mandico, la palestinese Anne-Marie Jacir sono alcuni dei registi ad aver accettato la sfida.

Un film di Mandico sul piazzale

Uno dei film di Mandico verrà proprio diffuso domani sera sul piazzale di Plateforme 10 a Losanna: «After Blue (Dirty Paradise)», presentato l'anno scorso a Locarno. Si tratta di un manifesto di fantascienza psichedelica e femminista.

Questa sera, gli amanti del cinema potranno vedere «Agia Emy» (Holy Emy), lungometraggio della regista greca Araceli Lemos, diffuso lo scorso anno a Locarno e poi pluripremiato in diversi festival.

Questo cinema all'aperto di 300 posti seduti è interamente gratuito e sarà visibile su tutto il piazzale di Plateforme 10. I vicini possono tirare un sospiro di sollievo, la sonorizzazione dei film verrà attuata tramite cuffie bluetooth – disponibili sul posto su presentazione di una carta d'identità.

Le proiezioni sono previste dalle 22:00. Ogni visitatore riceverà un buono per una proiezione sulla Piazza Grande per la prossima edizione che si apre il 3 agosto.