Spettacolo Giulia De Lellis: «Il mio talento più grande? Quello della comunicazione»
La influencer nata e cresciuta a Pomezia vanta oggi su Instagram l'impressionante seguito di ben 5 milioni di follower.
04.04.2021, 13:04
Covermedia
Per un numero sempre più grande di persone, Giulia De Lellis sta diventando una vera e propria musa ispiratrice.
La influencer nata e cresciuta a Pomezia, in provincia di Roma, vanta oggi su Instagram l'impressionante seguito di ben 5 milioni di follower. Numero in costante crescita, che le ha permesso di entrare nelle case degli italiani attraverso svariati canali: dalla pubblicità, al suo recente film con Fabio Volo «Genitori VS Influencer», così come con le ospitate coi talkshow. Compresa la sua recente intervista al Maurizio Costanzo Show, dove ha spiegato a cosa deve il suo grande successo.
«Il mio talento più grande è quello della comunicazione. Diciamo che ho trovato la giusta empatia e il giusto modo di comunicare con le persone che mi seguono», ha dichiarato Giulia De Lellis a Maurizio Costanzo, secondo Adnkronos.
Ma come mai tanto interesse?
«Sicuramente alla base c’è tantissima curiosità che è data dal fatto di sapere quello che mangio, la musica che ascolto, il modo in cui condivido la mia vita sentimentale – ammette la 25enne -. Mi vedono come un’amica, come la ragazza della porta accanto che partita da un paese piccolissimo, con tanta determinazione e un pizzico di fortuna, è riuscita ad ottenere tutto quello che desiderava».
Tra le nuove celebrità dello spettacolo che ammirano i successi ottenuti da Giulia c'è anche Tommaso Zorzi.
«Lei è la versione italiana del sogno americano», afferma il vincitore dell'ultimo «Grande Fratello Vip».
« È una ragazza rimasta molto umile, molto con i piedi per terra. Parla ai suoi follower come parla con me al telefono. Questa è la chiave del suo successo. È una ragazzina che porta un sacco di numeri ai brand, fattura un sacco, è a tutti gli effetti un’imprenditrice pur essendo rimasta una ragazzina. I follower rivedono il sogno in lei».
