Il celebre mangaka Go Nagai: «L'AI è un ottimo strumento, ma dobbiamo controllarla»
Il Maestro Go Nagai, famoso creatore di manga, è stato l'ospite d'onore del Japan Matsuri di Bellinzona. Un occasione irripetibile per parlare con il papà di Mazinga Z, Geek Robot d'accaio e Goldrake, che torna in TV dopo 50 anni.
01.10.2025
Il Maestro Go Nagai, famoso creatore di manga, è stato l'ospite d'onore del Japan Matsuri di Bellinzona. Un'occasione irripetibile per parlare con il papà di Mazinga Z, Jeeg Robot d'accaio e Goldrake, nel suo primo viaggio lontano dal Giappone dopo quasi 10 anni. Buone notizie per i fan italofoni: il cartone animato di UFO Robot Goldrake torna in TV a 50 anni dal debutto, su Rai 2, il 5 ottobre. Ecco cosa ci ha detto il mangaka più celebre al mondo.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Il Maestro Go Nagai è stato l'ospite d'onore del Japan Matsuri di Bellinzona, che ha sfiorato i 19'000 visitatori in due giorni, stabilendo il nuovo record d'affluenza della manifestazione.
- L'80enne, al suo primo viaggio fuori dal Giappone da quasi 10 anni, ha concesso un'intervista a blue News in cui parla del ruolo delle sue opere per le giovani generazioni, quello dell'AI e come nutre la sua fervida immaginazione.
- Ci rivela come le storie dei tre castelli di Bellinzona e delle battaglie che vi furono l'abbiano colpito. Entreranno a far parte di una delle sue prossime storie?
- In Occidente molti dei suoi personaggi, come i robot giganti Goldrake, Mazinga Z e Jeeg Robot d'acciaio, hanno avuto un successo strepitoso negli anno Ottanta e sono seguitissimi da giovani e meno giovani ancor oggi.
- La serie animata di Goldrake torna in TV, su Rai 2, a 50 anni dalla prima messa in onda, a partire dal 5 ottobre.
- Per quel che riguarda il Japan Matsuri si conoscono già le date dell'edizione del 2026: si terrà il 19 e 20 settembre.
Un'occasione davvero unica e rara quella di intervistare Go Nagai, il mangaka più celebre al mondo, di passaggio in Ticino, per il Japan Matsuri di Bellinzona. L'abbiamo colta al volo.
È, nel suo settore, una leggenda vivente. Al grande pubblico forse il suo nome potrebbe non dire molto, ma basta citare solo tre delle sue numerose creazioni più celebri che a tutti si illuminano gli occhi: Goldrake, Mazinga Z e Geek Robot d'Accaio.
Generazioni intere, a partire dai primi anni Ottanta, sono crescite con suoi cartoni animati e suoi manga (i fumetti giapponesi). Tutt'oggi raccolgono un successo strepitoso e sono seguiti sia dagli adulti che dai ragazzi. Tanto che a 50 anni dalla sua prima apparizione sulle TV italiane, Rai 2 ha deciso di riproporre l'intera serie di Goldrake restaurata. Una vera perla per tutti gli appassionati.
E di appassionati a Bellinzona, prima di intervistare il Maestro, ne abbiamo incontrati davvero molti. Alcuni di loro, come potete vedere nel video-reportage sopra, sono venuti da lontano e hanno perfino dormito all'aperto per ben due notti pur di assicurarsi il primo posto nella fila dei fortunati che hanno potuto ottenere un autografo e un breve incontro con Go Nagai.
Prima dell'intervista io e il mio videomaker Christian riceviamo alcuni consigli: «Ricordatevi che nella cultura giapponese non si dà la mano per salutare qualcuno, ma ci si inchina brevemente, non con le mani congiunte davanti al petto, quelli sono i cinesi, ma con le braccia lungo il corpo».
Ci sono concessi solo 10 minuti. Cronometro alla mano! Il che ci mette un poco di più sotto pressione di quanto già non lo fossimo.
Entriamo con passo veloce, salutiamo sia il Maestro che il suo interprete, Edoardo, che ci tradurrà le domande e le risposte. Il cronometro è partito...
Buongiorno Maestro, grazie per questa intervista. È il suo primo viaggio all’estero da molto tempo. Di solito lei è ospite di grandi festival. Ha deciso di venire a Bellinzona. Che cosa le ha fatto scegliere di venire in Svizzera?
GO NAGAI: Sono stato invitato in molte convention in Francia, in Spagna e in Italia. In Svizzera è la prima volta. Ecco perché ho deciso di partecipare al Japan Matsuri di Bellinzona.
Nelle sue opere la salvezza arriva dalle giovani generazioni che hanno una mente più aperta e un rapporto migliore con le nuove tecnologie rispetto ai nemici e ai pericoli che arrivano dal passato. Al giorno d’oggi però i giovani sembrano, con i social, essere un po’ schiavi di queste nuove tecnologie. Il futuro tecnologico le fa paura?
I giovani oggi hanno a disposizione una grande quantità d’informazione grazie ai nuovi mezzi di comunicazione. Credo e spero quindi che abbiano anche una fervida immaginazione e che sia molto più sviluppata. Confido molto in questo.
La tecnologia secondo lei è neutra: ne buona, ne cattiva. È l’essere umano che decide se usarla per fare del bene o per distruggere. Oggi però c’è l’avvento dell’intelligenza artificiale, che può agire in autonomia. L’AI può essere un pericolo?
L’intelligenza artificiale potrebbe essere un ottimo strumento, se controllato come si deve. Per adesso è l’uomo che può decidere come controllarla. Oggi è una nostra responsabilità.
Le sue opere possono essere considerate formatrici per i giovani per imparare ad affrontare le problematiche da adulti. Le nuove generazioni s’avvicinano ai problemi leggendo e guardando i suoi Manga. Ma visti i tempi in cui viviamo, pensando soprattutto alla guerra in Ucraina e a un possibile conflitto totale, abbiamo ancora il tempo per far leggere le sue opere alle giovani generazioni?
Spero che la lettura delle mie opere porti sempre a un futuro migliore. Non penso però siano mirate solo all’educazione. In un certo senso possono educare, ma rimangono comunque prodotti che intrattengono.
Lei usa l’immaginazione come mezzo per raccontare le sue storie. Ne ha create centinaia con decine di personaggi. Come alimenta la sua fervida fantasia?
L’immaginazione è molto importante nel mio lavoro. Nutro la mia creatività guardando molti film e leggendo molti romanzi. Molti di loro influenzano il mio lavoro.
E per finire l’ultima domanda: che cosa si porterà a casa da questo viaggio in Svizzera? Bellinzona potrà magari comparire in una delle sue future opere?
In questi giorni ho avuto la possibilità di visitare i tre Castelli di Bellinzona. Ho potuto ascoltare la loro storia. È stato molto interessante. Mentre ascoltavo le vicende che si sono vissute qui, la mia immaginazione correva, quindi probabilmente questo viaggio potrà avere un’influenza su qualche mia opera. Mi sono immaginato le battaglie che si son combattute in questi castelli costruiti sulle rocce. È stato arricchente.
Arricchente. Proprio come per noi l'incontro con il Maestro. Una persona molto gentile, pacata e dalla voce flebile. Lontana dall'immagine che ci si potrebbe fare guardando i suoi cartoni animati e i suoi eroi, volti all'azione per salvare l'Umanità.