Lo scandalo Guardiani della Galassia Vol 3: produzione interrotta
Film in stand-by dopo il licenziamento del regista James Gunn, silurato per aver scherzato su Twitter sulla pedofilia.
Le riprese de «I Guardiani della Galassia Vol 3» sono state rinviate a data da destinarsi, dopo lo scandalo che ha travolto James Gunn.
La Disney e la Marvel hanno licenziato il regista dal franchise di successo, in seguito a una serie di tweet shock con cui il 52enne ha in passato «scherzato» sulla pedofilia.
Come riportato dal The Hollywood Reporter, il film, con protagonisti Chris Pratt, Zoe Saldana, Bradley Cooper, Vin Diesel e Dave Bautista, è in stand-by e in attesa di una soluzione.
Dopo il licenziamento di Gunn, che ha scritto e diretto i primi due film, gli attori del cast hanno espresso solidarietà nei confronti del loro amico in una lettera aperta, con cui hanno chiesto un suo reinserimento.
Il film sarebbe dovuto andare in pre-produzione tra un mese, con le riprese che invece sarebbero dovute iniziare tra gennaio e febbraio del prossimo anno. Ma, dopo lo scandalo, fotografi, cameraman e altri membri della crew, sono stati liberati e ora possono trovare un nuovo lavoro per il periodo in cui erano in programma i lavori per il terzo capitolo della saga di fantascienza.
Secondo alcune indiscrezioni, la Marvel e la Disney hanno contattato Taika Waititi, regista di Thor, per sostituire Gunn.
Pratt e il resto del cast però non ci stanno. Difficilmente comunque i due colossi decideranno di riassumere il regista, venendo meno ai loro principi etici.
«Non è un momento facile per me», ha detto il 39enne, che interpreta Peter 'Star-Lord' Quill nel film, ad Associated Press. «Tutti noi vogliamo bene a James, lui è un nostro caro amico e amiamo I Guardiani della Galassia. È una situazione complicata per tutti. E, come voi sapete, tutto ciò che noi vogliamo è andare avanti e fare ciò che riteniamo sia giusto ed essere un buon esempio per le persone».
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