Spettacolo Guillermo Del Toro: «Come in una bolla»

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6.3.2018 - 13:12

Source: Covermedia

Il regista racconta le emozioni provate al momento della conquista dell’Oscar per «La forma dell’acqua», incoronato Miglior Film.

Guillermo Del Toro racconta le emozioni provate dopo l’annuncio della conquista dell’Oscar di Miglior Film per il suo capolavoro «La forma dell’acqua - The shape of water».

Al cineasta messicano - che ha conquistato anche il premio di Miglior Regista -, è sembrato di stare come «in un bolla di silenzio» nel tragitto che lo ha condotto dalla sua poltrona al palco del Dolby Theater dove ha ritirato la prestigiosa statuetta dalle mani di Warren Beatty e Faye Dunaway.

«Provi ad allenare la tua mente, a non pensare troppo e a concentrarti su quello che stai facendo - ha dichiarato a Deadline -. Ma quando il momento arriva, si prova una sorta di black-out. È come se la realtà circostante venisse risucchiata e a te sembra di stare in una bolla di silenzio».

«Tutto è ancora vivido, ricordo i volti di tutti, ricordo i miei passi, il numero di passi. La polvere sul set. Tutto diventa iper-reale per un momento. Poi si va su».

Guillermo non ha preparato nessun discorso di accettazione, dopo non esser rimasto molto soddisfatto delle parole pronunciate al momento del ritiro del Golden Globe a gennaio.

«L’unica volta che ho preparato un piccolo foglietto è stato ai Globes e da quella volta mi sono detto che non l’avrei più rifatto - prosegue Del Toro -. Preferisco raccontare il momento che sto vivendo. Tutto quello che vedi è un mare di volti. Di volti famosi, di persone che conosci, di persone con cui hai lavorato e di persone che vogliono lavorare con te».

«Ho percepito in quella sala un’energia fortissima. È impossibile da trasmettere, se non la si vive in prima persona. Mi ha ricordato le stesse emozioni che ho provato al momento della prima grande vittoria di The Shape of Water al Festival del cinema di Venezia, l’anno scorso in Italia».

«In un certo senso si è chiuso un cerchio che si era aperto a Venezia per me. Mi sono portato dentro quel momento per molti mesi, accompagnato da un’emozione molto molto simile».

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