Gyllenhaal in Lontano da qui
In sala dal 13/12 e lavora a adattamento de La figlia oscura
ROMA, 12 DIC - "La poesia è il diario di un animale marino che vive sulla terra, desideroso di volare via". E' una frase del poeta Carl Sandburg, che secondo la cineasta italo americana Sara Colangelo, racchiude l'anima della protagonista del suo film, Lontano da qui, con Maggie Gyllenhaal. Remake dell'israeliano Haganenet, di Nadav Lapid, è un viaggio emotivo tra dramma, thriller psicologico e un tocco di commedia nera, che al Sundance al vinto il premio per la migliore regia, in arrivo dal 13 dicembre con Officine Ubu. Tutto ruota intorno a Lisa, maestra d'asilo di Staten Island, che scopre in uno dei suoi piccoli allievi, Jimmy di cinque anni, il talento di uno straordinario quanto inconsapevole poeta in erba. Per lei, schiacciata da una vita sicura e ripetitiva, proteggere e aiutare Jimmy diventa un'ossessione. Un ruolo sul filo fra ombra e luce,bene e male, vestito alla perfezione da Maggie Gyllenhaal, che sta anche lavorando alla preparazione della sua prima regia: l'adattamento di La figlia oscura di Elena Ferrante.
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