MolestieHarvey Weinstein, parla la presunta fidanzata: «È un capro espiatorio del movimento MeToo»
CoverMedia
5.10.2020 - 16:35
Alexandra Vino si sbottona sulla dura sentenza del magnate, condannato a 23 anni di carcere per abusi sessuali: «Le ragazze gli si buttavano tra le braccia continuamente».
Alexandra Vino, la presunta fidanzata del magnate del cinema Harvey Weinstein, ha difeso a spada tratta l'ex capo della Miramax.
Weinstein sta scontando una condanna a 23 anni in una prigione di stato a New York dopo essere stato condannato, lo scorso febbraio, per stupro e violenza sessuale.
Al momento è in attesa di estradizione a Los Angeles in relazione a reati relativi ad altre tre vittime.
Sebbene Weinstein sia stato giudicato colpevole, la Vino ha assicurato durante un'intervista con il New York Post, che si tratta solo di un capro espiatorio del movimento MeToo.
«Tutti sembrano odiare Harvey, ma non si rendono conto di non odiare davvero Harvey», ha affermato.
«Viene loro detto come sentirsi. È un capro espiatorio per questo intero movimento (#MeToo) e gli hanno distrutto la vita. È stato come un sacrificio umano. Le persone vengono condannate a 23 anni di carcere per aver ucciso delle persone, non per quello che ha fatto lui».
«Queste ragazze non sono ingenue»
L'attrice, cantante, artista e aspirante sceneggiatrice ha poi rincarato la dose.
«So come sono le feste degli Oscar, so cosa succede. Ho visto donne meravigliose e uomini potenti che si lanciavano tra le sue braccia», ha spiegato.
«Queste ragazze a Los Angeles e New York non sono ingenue. Non ci provi con un ragazzo (come Weinstein). E dopo si lamentano anche: “Oh, non posso crederci mi ha chiesto un massaggio alla schiena?”. Ma dai…».