Ecco il suo duro sfogoHeather Parisi contro i paragoni di bellezza tra le sue figlie Jacqueline Luna e Elizabeth: «È qualcosa di malato»
ai-scrape
4.10.2025 - 10:19
La cantante e ballerina Heather Parisi (foto d'archivio).
IMAGO/Independent Photo Agency Int.
Heather Parisi esprime la sua frustrazione per i continui confronti tra le sue figlie sui social media, sottolineando l'impatto negativo di tali commenti.
Heather Parisi esplode sui social: la showgirl non ne può più dei continui paragoni tra le figlie Jacqueline Luna ed Elizabeth da parte degli utenti.
Non si tratta solo di cattiveria gratuita, denuncia la Parisi, ma di qualcosa di «più profondo e malato».
Sempre in competizione
Come riportato da «Chi», Heather, in un post su Instagram, ha evidenziato come i commenti del tipo «Tua sorella Jacqueline è più bella di te», rivolti a Elizabeth, siano particolarmente dolorosi.
Ha spiegato che tali osservazioni non feriscono solo le sue figlie, ma anche lei come madre: «Usano il corpo di una ragazzina come un’arma per colpire me».
La reazione di Elizabeth, 15 anni, ha colpito molti fan. Nonostante il clamore mediatico, ha dichiarato: «Mamma, sono felice se le mie sorelle sono più belle di me. Davvero, lo sono. Ma anche io ho diritto di vivere la mia vita senza essere giudicata ingiustamente».
Una lezione per gli adulti
Heather ha rilevato l'innocenza nelle parole della figlia, criticando la mancanza di umanità di chi fa tali commenti. Il suo discorso si è concluso sottolineando che, nonostante la cattiveria ricevuta, sua figlia ha risposto con amore e dolcezza, dando una lezione agli adulti stessi.
«Lei, l’oggetto del vostro disprezzo, è dieci volte più persona e cento volte più saggia di voi che la giudicate e la etichettate. Voi parlate di corpi, lei parla di felicità. Voi costruite muri di odio, lei costruisce ponti d’amore. Voi le negate un diritto fondamentale, e lei ve lo ricorda con la dolcezza di chi è ancora capace di vedere il bene», ha scritto la showgirl.
«Il mondo in cui viviamo è proprio questo: un posto dove un’adolescente deve ricordare agli adulti il significato della parola diritto, e della parola dignità».