Privacy violata? Hugh Grant porta in tribunale il News Group 

L’attore accusa la società di aver pagato degli investigatori per spiarlo al fine di ottenere delle informazioni sulla sua vita privata.

Hugh Grant ottiene il nullaosta per procedere legalmente contro il News Group Newspapers (NGN).

L’attore ha deciso di trascinare in tribunale il gruppo editoriale per aver pagato degli investigatori privati, aver intercettato il suo telefono personale, aver posto delle cimici all’interno del suo appartamento e della sua auto al fine di ottenere illegalmente delle informazioni sulla sua vita privata e pubblicarle sul The Sun.

Il giudice Timothy Fancourt dell’Alta Corte di Londra ha autorizzato Grant a procedere contro NGN per la maggior parte delle accuse. Tuttavia le accuse delle presunte intercettazioni e l’attacco hacker al suo telefono non possono essere passate al vaglio poiché cadute in prescrizione.

«Accuse molto più ampie dell'intercettazione di messaggi vocali»

«Sono lieto che il mio caso abbia ottenuto il lasciapassare per andare a giudizio, cosa che ho sempre desiderato perché è necessario che venga fatta luce sulle attività del The Sun», ha dichiarato Grant in un comunicato, come riporta Reuters. «Come chiarisce il mio caso, le accuse sono molto più ampie e profonde dell'intercettazione di messaggi vocali».

Immediata la replica di NGN: «NGN nega fermamente le varie accuse di raccolta illegale di informazioni contenute in quello che rimane della denuncia del Sig. Grant».

I legali di NGN avevano cercato di impedire che la causa andasse in porto, sostenendo che il 62enne avesse impiegato troppo tempo per depositarla. Hugh ha replicato, accusando la società di aver cercato di insabbiare i fatti e il comportamento di alcuni dei suoi dipendenti.

Grant aveva già raggiunto un accordo confidenziale con NGN nel 2012 per presunte intercettazioni telefoniche illegali, finite sull’ex testata News of World.

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