Il principe Carlo, erede al trono d'Inghilterra, ha provveduto alla ristrutturazione del vecchio granaio di un castello per trasformarlo in un B&B.
La struttura ricettiva, situata nelle highlads scozzesi, offre la possibilità di soggiornare a un costo di crica 200 franchi a notte.
L'intento del principe è quello di rilanciare il turismo in questa zona della Scozia attirando più visitatori possibili.
La gestione del B&B verrà affidata all'associazione The Queen Elizabeth Castle di Mey Trust.
La struttura è dotata di dieci camere, tutte arredate in stile vittoriano e con vista sul Mare del Nord.
Il principe Carlo apre un B&B in Scozia: the granary lodge
Il principe Carlo, erede al trono d'Inghilterra, ha provveduto alla ristrutturazione del vecchio granaio di un castello per trasformarlo in un B&B.
La struttura ricettiva, situata nelle highlads scozzesi, offre la possibilità di soggiornare a un costo di crica 200 franchi a notte.
L'intento del principe è quello di rilanciare il turismo in questa zona della Scozia attirando più visitatori possibili.
La gestione del B&B verrà affidata all'associazione The Queen Elizabeth Castle di Mey Trust.
La struttura è dotata di dieci camere, tutte arredate in stile vittoriano e con vista sul Mare del Nord.
L’erede al trono ha provveduto alla ristrutturazione di un vecchio granaio di un castello, Castle of Mey, con l’obiettivo di rilanciare il turismo. La struttura avrà 10 camere da letto con vista sul mare del Nord.
Sta per essere inaugurato il primo royal B&B.
Tra poche ore infatti aprirà battenti una struttura ricettiva di proprietà della famiglia reale britannica, che accoglierà ospiti da tutto il mondo in Scozia, esattamente in un vecchio granaio nel Castle of Mey, una delle residenze estive della Regina Elisabetta.
A spingere verso la nuova - e del tutto inedita - iniziativa imprenditoriale è stato il principe Carlo, allo scopo di rilanciare il turismo nella parte nord della Scozia.
Si tratta di dieci camere in stile vittoriano con vista sul Mare del Nord, per un costo di circa 180 euro a notte.
Come riporta TGCOM, la gestione del B&B verrà affidata all'associazione The Queen Elizabeth Castle di Mey Trust e gli introiti verranno interamente destinati alla manutenzione del Castello.
Intanto, il Regno Unito è scosso dalle (presunte) parole pronunciate dall’erede al trono all’indirizzo dell’ex moglie, Lady Diana.
Secondo quanto dichiarato dal sito d’informazione britannico, Express.co.uk, e rilanciato da Velvet Gossip, Carlo, riferendosi alla sfortunata principessa, avrebbe detto: «Ha distrutto tutto».
In una nuova biografia scritta da Penny Junor, viene data un’immagine negativa di Lady D, che, come è noto, ha vissuto un matrimonio infelice al fianco dell’allora marito.
«Lady Diana odiava le manie e i modi di fare del marito, sentendosi offesa dal fatto che lui preferisse leggere o dipingere invece di stare con lei: ed è per questo motivo che distrusse tutti i suoi acquerelli», si legge nel libro.
Bocche cucite da Buckingham Palace: tutte le attenzioni della royal family al momento sono rivolte al piccolo Archie Harrison, il primogenito del principe Harry e della Duchessa del Sussex, Meghan, nato il 6 maggio.
Le 20 cose sconosciute sul principe Carlo
Le 20 cose sconosciute sul principe Carlo
Imbarazzanti registrazioni audio, un divorzio molto mediatizzato, un'infanzia trascorsa costantemente sotto i riflettori: probabilmente sappiamo su di lui molto di più di quanto vorrebbe. Tuttavia, in occasione del 70° compleanno del principe Carlo, abbiamo raccolto per voi 20 cose di cui sicuramente non siete a conoscenza.
Il 14 novembre 1948 gli inglesi festeggiarono la nascita del loro futuro re. All'epoca, nessuno dubitava che sarebbe dovuto passare molto tempo prima che lo diventasse effettivamente: da quando sua madre Elisabetta è salita al trono il 6 febbraio 1952, suo figlio è diventato erede apparente, quindi primo nella linea di successione al trono inglese; un titolo che nessun erede inglese prima di lui ha portato tanto a lungo.
Anche se è nato con la camicia, non ha trascorso un'infanzia particolarmente felice. La sua governante diceva del giovane Carlo che era «sognatore e pensieroso». Due tratti caratteriali che hanno dato filo da torcere a suo padre, il principe Filippo. Da bambino, l'erede al trono sarebbe stato preso in giro dai suoi compagni del college di Gordonstoun.
Malgrado tutto, il principe Carlo può fregiarsi del vanto di aver seguito un percorso universitario: è infatti il primo erede al trono britannico ad aver conseguito una laurea. Ha studiato a Cambridge, inizialmente archeologia e antropologia, ma si è in seguito interessato di storia. Ha ottenuto il suo diploma nel 1970 e ha conseguito il master cinque anni più tardi.
Come fratello maggiore, Carlo era pieno di attenzioni. Per divertire Andrea (a sinistra) ed Edoardo (a destra), inventava delle storie. Nel 1980, una di esse è stata persino pubblicata sotto forma di libro per bambini: «The Old Man of Lochnagar» racconta la storia di un eremita che vive su una montagna situata nelle vicinanze del castello di Balmoral.
Il principe Carlo non è bravo con le parole, ma ha un dono per la musica: quando era bambino, suonava il violoncello, la tromba e la chitarra. In più, Carlo era membro della corale della sua scuola.
E' stato proprio il principe di Galles che ha ridato vita a un'antica tradizione a corte: nel 2000, ha ricreato il posto di arpista ufficiale della corte. Questo ruolo era stato occupato per l'ultima volta nel 1871, quando la regina Vittoria, la trisnonna del principe Carlo, regnava sul paese.
E ci sa fare benissimo anche con il pennello: da diversi anni, infatti, il principe dipinge acquerelli durante il suo tempo libero. Diverse delle sue creazioni sono state esposte al castello di Windsor nel 1977 e alla Royal Academy nel 1987.
Un futuro re in una soap opera? Sembra un déjà vu: in occasione del 40esimo anniversario di «Coronation Street», la più vecchia soap opera della Gran Bretagna, Carlo si è recato sui luoghi delle riprese e ha persino fatto un'apparizione nella serie, interpretando sé stesso: è così apparso in uno pseudo telegiornale.
E Carlo sembra aver apprezzato ancora di più la sua visita sui luoghi delle riprese di «Doctor Who» nel 2013: all'epoca aveva rivelato a Matt Smith, l'ex attore principale della serie, che era fan di questo programma da quando aveva 15 anni. Divertendosi a imitare la voce di un extraterrestre, aveva impressionato Steven Moffat, lo sceneggiatore dell'epoca: «Se avesse voluto, avrebbe potuto avere un ruolo», aveva dichiarato quest'ultimo a proposito del principe.
In compenso, se c'è una cosa in cui il principe Carlo non brilla, è l'arte dei regali. Questo è quantomeno il parere di Sharon Osbourne, la moglie di Ozzy Osbourne. In seguito al grave incidente in quad di cui è stato vittima il rocker nel 2003, Carlo gli ha inviato una bottiglia di scotch, ha raccontato un giorno la presentatrice televisiva nella sua trasmissione. La qual cosa è un po' spiacevole, perché Ozzy Osbourne fa di tutto per non sprofondare di nuovo nell'alcool.
Si trattava forse di una bottiglia del proprio whisky? Ogni bottiglia di whisky di malto Barrogill venduta (circa 30 franchi) permette di finanziare l'iniziativa North Highlands del principe, che contribuisce alla realizzazione di progetti nel nord della Scozia.
E qual è il piatto preferito di Carlo? Secondo Jeremy Paxman, sono le uova alla coque: nel suo libro «On Royalty», l'autore spiega che Carlo chiede che vengano cotte per lui sette uova e mangia quello di cui preferisce la consistenza gialla. «È solo una pura invenzione», ha dichiarato una portavoce del palazzo: il principe, particolarmente rispettoso dell'ambiente, non autorizzerebbe mai un simile spreco.
In occasione del suo 22esimo compleanno il principe Carlo si è regalato una Aston Martin. La guida ancora oggi, ma con un carburante piuttosto insolito: «I nostri fornitori producono il loro bioetanolo a partire dal vino», ha rivelato Michael Peat, l'ex segretario personale di Carlo, al «Telegraph» nel 2008. Le altre auto del principe funzionano a biodiesel, prodotto a partire dal grasso di frittura.
E se i suoi veicoli dovessero andare in panne, Carlo può sempre prendere il bus – a prezzo ridotto, come gli altri senior britannici. Inoltre, da cinque anni, Carlo percepisce una rendita, perché ha pagato dei contributi pensionistici durante e dopo la sua attività presso la Royal Navy. Tuttavia, versa questo denaro a un'associazione benefica che si occupa degli anziani.
Al giorno d'oggi il nome di Carlo è associato solo a Diana e Camilla, ma il principe ha vissuto diverse storie d'amore durante i suoi anni giovanili. Inoltre, numerosi sono i genitori ad aver cercato di fare delle loro figlie delle future regine. Tra loro, Richard Nixon. Nel 1970, il presidente americano ha cercato di far scoccare la scintilla tra il principe e sua figlia Tricia, come ha ricordato Carlo nel 2015 nel corso di un'intervista concessa alla «CNN».
Diana Spencer non è la prima donna che Carlo ha chiesto in sposa: secondo il suo biografo Jonathan Dimbleby, infatti, nel 1979 Carlo aveva chiesto la mano di Lady Amanda Knatchbull, la nipote del suo carissimo prozio Louis Mountbatten. Tuttavia, poiché quest'ultimo era stato ucciso in un attentato dell'IRA poco tempo prima, la fortunata aveva rifiutato di diventare un membro della famiglia reale britannica.
Il motto tedesco del principe Carlo ricorda gli obblighi che incombono su un membro della famiglia reale: «Ich dien», si può leggere negli stemmi. Tuttavia, ciò non ha nulla a che vedere con il fatto che nel 1918, la sua famiglia portava ancora il nome di Saxe-Cobourg-Gotha, un nome molto tedesco. Così come le tre piume di struzzo, questo motto fa parte degli stemmi dei principi di Galles dal 15esimo secolo.
D'altronde, il principe Carlo non ha soltanto antenati tedeschi. Può anche vantarsi di annoverare il conte Dracula tra i suoi avi, come ha rivelato al «Telegraph» diversi anni fa: «Il mio albero genealogico mostra che io discendo da Vlad III l'Impalatore. Nel 2017, Carlo, che possiede due proprietà in Romania, ha persino ricevuto il titolo ufficiale di «principe di Transilvania», un titolo che ha gentilmente rifiutato.
Carlo possiede moltissimi titoli – e non soltanto regali: nell'aprile scorso è stato nominato «Mal Menaringmanu», una sorta di capo tribù Vanuatu. E' stato consacrato «guardiano delle vacche» dai Massai in Tanzania nel 2011 ed è stato nominato capo tribù («corvo rosso») dagli indiani piedi neri della provincia canadese dell'Alberta nel 1977.
Volete far piacere a Carlo? Date il suo nome a una specie di rane. Per rendere omaggio all'impegno di Carlo in favore della preservazione delle foreste tropicali, un anfibio che vive all'Equatore è stato battezzato Hyloscirtus princecharlesi. Ecco le parole esatte del principe in questa occasione: «Sono molto toccato. Ho una groppo alla gola, dev'essere una rana.»
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