MusicaIl violoncellista Martin Tillman porta «Superhuman» a Zurigo
sifo, ats
26.4.2023 - 11:02
Il compositore e violoncellista zurighese Martin Tillman è noto per aver collaborato a numerose colonne sonore musicali di blockbuster hollywoodiani. Il 5 e 6 maggio porterà al Theater 11 di Zurigo il suo show «Superhuman». Keystone-ATS lo ha intervistato.
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26.04.2023, 11:02
26.04.2023, 11:04
SDA
«Superhuman» è tratto dall'omonimo album che Tillman ha pubblicato nel 2016 per la moglie Eva, deceduta nella primavera 2019 a causa della sclerosi multipla di cui era malata da tempo.
«Con il tempo ho visto che Eva stava peggiorando e mi son detto che avrei dovuto fare qualcosa che desse forza a entrambi», spiega Tillman in un'intervista via Zoom a Keystone-ATS.
«Superhuman»
L'ispirazione per creare questo album è nata proprio dalla richiesta della moglie di scrivere una canzone felice per il suo compleanno, afferma Tillman.
«Superhuman» doveva «essere completamente libero da ogni idea preconcetta», dice il compositore. «Ho immaginato di scrivere musica per il pubblico di un anfiteatro», ha affermato Tillman aggiungendo che nel 1988 quando è arrivato negli Stati Uniti, il suo primo concerto era stato all'Hollywood Bowl, un'arena da 18'000 posti. «È così che immaginavo il concerto, con Eva sul posto, celebrando la nostra vita assieme», spiega.
Le influenze in «Superhuman» sono varie, dai DJ come Tiësto al rock'n'roll dei Pink Floyd, afferma Tillman. Il titolo fa riferimento, oltre che alla moglie che si è battuta contro la malattia, anche ai film di supereroi di cui Tillman ha scritto la colonna sonora o ancora all'album «Supernatural» di Carlos Santana, fra gli altri.
Collaborazioni
Tillman ha lavorato all'album per circa 5 anni, portandolo poi in un piccolo tour negli Stati Uniti in sale con un centinaio di persone. Il riscontro positivo lo ha portato a voler «fare le cose in grande», dice.
Qui entra in gioco Giorgio Denzler, amico e attuale manager di Tillman, che lo ha aiutato a mettere in piedi lo show. «Non lavoriamo soltanto insieme ma ci divertiamo», un eco che rispecchia anche quello che si aspettano dal pubblico. «Desideriamo che diventino i nostri nuovi fan», dice.
Per l'album ho «collaborato con i più grandi musicisti David Paich, che ha composto le hit dei Toto, Davey Johnstone, il chitarrista di Elton John e Vinnie Colaiuta, batterista di Sting e Frank Zappa», spiega Tillman.
Lo show
Lo show, che prevede due date al Theater 11 di Zurigo, inizialmente previsto nel maggio 2020, è stato posticipato a più riprese a causa della pandemia, ha precisato il manager Giorgio Denzler, presente anche lui all'intervista. «Sono molte le persone coinvolte, una sessantina sul palco e fuori», aggiunge Tillman.
Per l'occasione Tillman, con il suo inseparabile violoncello elettrico, sarà accompagnato da un'orchestra di ben dieci violoncellisti, una rock band e una cantante soul. «Molti dei musicisti sono miei amici di lunga data», spiega Tillman, «è uno splendido affare di famiglia». Lo show include anche uno spettacolo di luci.
Tillman spera di poter portare lo show in tour in Svizzera e fare qualche spettacolo più piccolo in Giappone, Corea del Sud e a Dubai. Dopo la lunga attesa, il compositore elvetico non vede l'ora di esibirsi anche se non nega di «essere un po' nervoso».
Gli chiediamo se può dirci qualcosa su quello che il compositore tedesco Hans Zimmer descrive come «l'arma segreta di Hollywood». «Il violoncello elettrico è stato un incontro fortuito» dopo che in un concerto in uno stadio in Florida, con tempo caldo e umido, «la parte sopra del mio violoncello acustico si è rotta, la colla stava fondendo». Un amico gli ha allora parlato di una ditta che produceva violoncelli elettrici: «due giorni dopo l'ho ricevuto a casa». L'inizio di una storia d'amore, dice.
Musica da film
Per 30 anni Tillman ha collaborato con compositori del calibro di Hans Zimmer, e composto musica da film, principalmente per pellicole d'azione o fantascienza.
«Penso che queste collaborazioni mi abbiano insegnato molto sulla vita, su come aprirmi musicalmente», spiega Tillman. «Il più influente collaboratore e compositore nella mia vita è sicuramente stato Hans Zimmer, con il quale ho condiviso 20 anni in studio», aggiunge.
«Quando fai musica per il cinema, ti metti al servizio del film, l'ambizione del regista viene prima di tutto», spiega, «si tratta di un approccio molto più pragmatico di quando si fa un album». Quando invece può scrivere liberamente, di solito Tillman ha l'ispirazione per creare i brani mentre guida nelle Alpi o quando conversa con la gente.
Dopo aver vissuto 30 anni negli Stati Uniti, Tillman è tornato in Svizzera, dove si sente ancora un po' «turista». Ora scrive musica originale per librerie musicali che può poi essere utilizzata in varie produzioni. In passato ha collaborato con Xavier Kohler per la colonna sonora del suo film «Una campana per Ursli» (2015).