Morto domenicaLa moglie di Marescotti racconta i suoi ultimi giorni di vita
Covermedia
29.3.2023 - 16:30
Il regista e drammaturgo è deceduto il 26 marzo a causa di un tumore alla prostata: anni prima aveva già sconfitto un tumore. Aveva 77 anni.
29.03.2023, 16:30
29.03.2023, 16:50
Covermedia
Il mondo del cinema è in lutto per la perdita di Ivano Marescotti, regista e drammaturgo scomparso il 26 marzo a 77 anni.
A raccontare le ultime settimane di vita è stata la moglie Erika Leonelli, in un’intervista con il Corriere della Sera.
«Da tre anni stava combattendo con coraggio contro un tumore alla prostata, un «cancro», come preferiva chiamarlo lui senza peli sulla lingua. Inizialmente sembrava reagire alle terapia, poi però nel tempo la malattia si ripresentava in forma sempre più aggressiva. Pensavamo di poterla gestire ma il male ha preso il sopravvento», racconta Erika, più giovane del regista di 28 anni.
«Ivano e io eravamo in sintonia come coppia, perché uguali su tanti aspetti, per cui abbiamo sempre cercato di vivere in modo intenso e autentico, senza dare per finito ciò che ancora non lo era, raccogliendo le giornate buone e attraversando quelle cattive. Abbiamo pianto e gestito insieme il dolore, soprattutto in questi ultimi mesi in casa. Certo, speravamo di avere più tempo», dice la Leonelli, ricordando anche il figlio del regista, morto a soli 40 anni per un male simile.
«Ce l'aveva fatta otto anni fa, quando si era presentato in un'altra forma. Questa è ormai la peste più grave della modernità, che invade un po' tutte le famiglie. Fra l'altro Ivano, aveva perso un figlio quarantenne proprio di tumore. La ricerca deve fare ancora molti passi avanti. Per questo, seguendo la sua volontà, raccoglieremo offerte per lo IOR – Istituto Oncologico Romagnolo».
Nei mesi passati, Marescotti assicurava ad amici e parenti di non temere la morte.
«Per quello che ho potuto, l'ho aiutato ad avvicinarsi a una visione meno pragmatica, perché siamo fatti non solo di materia ma anche di energia e questo modo di restare in qualche forma aiuta chi se ne va e chi deve sopravvivere».