Il rapper e la Roc Nation sosterranno le persone finite in manette per le proteste, esplose in seguito alla mancata condanna dell’agente che ha ucciso un 17enne di colore.
Attraverso la sua compagnia Roc Nation, Jay-z si occuperà delle persone finite in manette, durante le manifestazioni pacifiche nel Wisconsin la scorsa settimana, a seguito della sparatoria, risultata fatale al giovane Alvin Cole.
Il rapper ha sin da subito chiesto una pena esemplare per l’agente Joseph Mensah ritenuto responsabile dell’uccisione del 17enne, lo scorso 2 febbraio all’esterno di un centro commerciale a Wauwatosa, quando la polizia fu chiamata a intervenire per disturbo della quiete pubblica.
Il procuratore del distretto della contea del Milwaukee, John T. Chisholm, ha annunciato che non manderà a processo Mensah per insufficienza di prove, facendo esplodere la protesta tra le strade.
La madre e le sorelle di Cole sono finite in manette, al fianco di altre 24 persone, due delle quali avrebbero bisogno di assistenza sanitaria.
Attraverso un comunicato, Danila Diaz, direttrice del Team Roc - ramo della Roc Nation che si occupa di problemi sociali - ha annunciato: «I nostri cuori sono distrutti per la famiglia di Alvin Cole e per la comunità di Wauwatosa».
E ancora: «Non solo il procuratore non ha disposto l’arresto dell’ufficiale Joseph Mensah, responsabile dell’uccisione di Alvin, ma la polizia locale ha anche arrestato e ferito la madre di Alvin, Tracy, e le sue sorelle che stavano pacificamente protestando al fianco del padre, Jacob Blake».
Quest’ultimo è stato raggiunto da un colpo di pistola e ora è paralizzato dalla vita in giù.
Jay-Z si è infine appellato al governatore del Wisconsin, Tony Evers, affinché il caso venga assegnato a un procuratore speciale.
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