Spettacolo Jay-Z: la mamma fa coming out

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1.12.2017 - 14:25

Jay-Z (real name Shawn Carter) and Gloria Carter
The Shawn Carter Foundation 2011 Carnival at Hudson River Park's Pier 54

Featuring: Jay-Z (real name Shawn Carter) and Gloria Carter
Where: New York City, United States
When: 29 Sep 2011
Credit: WENN.com
Jay-Z (real name Shawn Carter) and Gloria Carter The Shawn Carter Foundation 2011 Carnival at Hudson River Park's Pier 54 Featuring: Jay-Z (real name Shawn Carter) and Gloria Carter Where: New York City, United States When: 29 Sep 2011 Credit: WENN.com
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(Cover) - IT Showbiz - La mamma di Jay Z ha utilizzato il nuovo album del figlio «4.44» per far sapere al mondo di essere lesbica.

La decisione di parlare apertamente del suo orientamento sessuale, dopo anni di patimenti interiori, ha ispirato il singolo «Smile», incluso nell’ultima fatica discografica del rapper.

Una strofa del brano recita: «Mamma ha avuto quattro figli, ma lei è lesbica. Ha dovuto fingere per così a lungo che è diventata un’attrice. Potete immaginare cosa significhi vivere così? Nell’ombra la gente ti vede felice e libera. Perché è quello che tu vuoi far loro vedere».

In una nuova intervista, rilasciata al podcast D’USSE Friday, Gloria ha raccontato la sua verità: «Finalmente ho cominciato a dire a Jay chi sono veramente. Oltre ad essere sua madre, mi sono presentata per la persona che sono. Questa è la vita che ho vissuto».

Il momento della confessione è stato talmente emozionante tanto da aver portato Jay alle lacrime.

«Mi ha detto: “Mamma, deve essere stata una vita orribile”. E io ho risposto: “La mia vita non è mai stata orribile. È stata diversa”».

Inizialmente Gloria non voleva che Jay includesse nell’album «Smile», un pezzo in cui non si rispecchiava del tutto, ma che alla fine ha contribuito alla sua liberazione interiore.

«Non me ne sono mai vergognata - ha aggiunto Gloria -, ma nella mia famiglia non era concesso parlare di orientamento sessuale. Ora sono stanca di tutto questo mistero. Non devo più preoccuparmi di nessuno».

«Per me è arrivato il momento di essere libera», ha detto orgogliosa la signora Carter.

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