Jenkins, l'amore contro il razzismo
In sala 'Se la strada potesse parlare' del regista premio Oscar
ROMA, 20 GEN - 'Se la strada potesse parlare' di Barry Jenkins, premio Oscar con 'Moonlight', racconta, allo stesso tempo, una bella storia d'amore, una grande famiglia nera e quel razzismo verso gli uomini di colore mai davvero sepolto negli States. Il film, già in concorso alla Festa di Roma e ora in sala dal 24 gennaio con Lucky Red, non è altro che l'adattamento del romanzo omonimo (pubblicato in Italia da Rizzoli) di James Baldwin, scrittore afroamericano da sempre punto di riferimento dei movimenti per i diritti dei neri.
Siamo negli anni Settanta nel quartiere di Harlem, Manhattan. Di scena la storia di Tish (una straordinaria KiKi Layne, vincitrice del Golden Globe per la miglior attrice non protagonista), ragazza di Harlem che scopre di essere incinta del fidanzato Fonny (Stephan James), proprio quando questi finisce in prigione per un crimine (una violenza sessuale) che non ha commesso. Ma la ragazza, dolce e forte allo stesso tempo, ha dalla sua una famiglia che non la lascerà sola in questa tragedia.
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