Cinema Jennifer Lawrence alla Festa di Roma: «Essere incinta è stato liberatorio»

Covermedia

22.10.2025 - 13:00

Jennifer Lawrence
Jennifer Lawrence

Con «Die My Love» di Lynne Ramsay, Jennifer Lawrence si spoglia dei cliché hollywoodiani, raccontando la depressione post-partum, il corpo che cambia e la libertà di mostrarsi vulnerabile, anche sul set.

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Con «Die My Love», presentato alla Festa di Roma e diretto da Lynne Ramsay, l'attrice Jennifer Lawrence affronta uno dei temi più scomodi del mondo femminile: la depressione post-partum.

«Può essere veramente destabilizzante, ti puoi sentire un'aliena», racconta Lawrence, che nel film interpreta Grace, una scrittrice trasferitasi con il marito Jackson (Robert Pattinson) in una casa isolata per ritrovare se stessa, ma che finisce intrappolata nel buio del dopo parto.

«Lynne ha saputo mostrare la disconnessione tra corpo e mente, il senso di non essere più attraente, mentre chi ti ama non comprende davvero cosa stai vivendo».

Il film, tratto dal romanzo di Ariana Harwicz, ha conquistato Lawrence anche per la sua brutalità emotiva. «Non avevo mai letto nulla di simile. Mi ha aperto gli occhi sulla natura selvaggia del post-partum e, più in generale, sulla depressione. Non era lei ad avere qualcosa che non andava: era il mondo a non capirla».

Sul set ha dovuto fingere poco

Sul set, l'attrice non ha dovuto fingere troppo. Era incinta del suo secondo figlio e ha trasformato la gravidanza in parte del processo creativo. «Non ho mai avuto problemi con la nudità, se serve al film. Volevo che Lynne si sentisse libera. Essere incinta è stato liberatorio. Pensavo: ho la cellulite, la pancia, i capezzoli enormi, ma era bello non doversene preoccupare», scherza.

Madre di due bambini, di tre anni e sei mesi, avuti con il gallerista Cooke Maroney, Jennifer ammette di aver scoperto un universo emotivo nuovo. «Prima di diventare mamma non sapevo che ci fosse un oceano di sentimenti, un intreccio di amore e paura».

Con Pattinson, partner sullo schermo, la sintonia è stata immediata. «È un attore straordinario, intelligente, profondo. Mi ha aiutato a mostrare quanto amore ci fosse tra loro. È proprio questo che rende ancora più straziante il momento in cui lei si sente invisibile».