Confessione a Cannes Jennifer Lawrence: «La maternità può farti sentire come un'aliena»

Covermedia

19.5.2025 - 13:00

Jennifer Lawrence
Jennifer Lawrence

A Cannes, l'attrice racconta il sottile confine tra realtà e finzione nel ruolo di una madre con psicosi post-partum: «L'ansia e la depressione ti isolano. Ma i miei figli mi hanno trasformata anche come attrice».

Covermedia

Per Jennifer Lawrence, interpretare una madre alle prese con la psicosi post-partum non è stato solo un esercizio attoriale: ma un viaggio profondo e doloroso, che ha toccato corde intime della sua vita personale.

Un'esperienza che ha messo a nudo la sua vulnerabilità di donna e di madre.

Nel nuovo film psicodrammatico della regista Lynne Ramsay, «Die, My Love», presentato in anteprima al Festival di Cannes, la Lawrence è Grace, una giovane madre sola con un neonato in una casa fatiscente del Montana. Il marito, Jackson – interpretato da Robert Pattinson – è lontano, e Grace resta intrappolata nella solitudine e nei suoi fantasmi.

«Come madre, è stato davvero difficile separare ciò che io farei da ciò che farebbe lei», ha confidato l'attrice in conferenza stampa. Al momento delle riprese era appena diventata madre e aspettava il secondo figlio, un'esperienza che ha reso il ruolo ancora più carico di significato.

«Non esiste davvero nulla come il post-partum... è estremamente isolante», ha proseguito. «La verità è che l'ansia e la depressione, quando raggiungono certi livelli, ti isolano ovunque tu sia. Ti senti come un'aliena».

Eppure, nonostante la fatica, la maternità ha lasciato un segno profondo anche nel suo lavoro. «Non sapevo di poter sentire così tanto. Il mio mestiere ha molto a che fare con le emozioni... e loro, i miei figli, mi hanno cambiata creativamente. Consiglio vivamente di avere figli, se si vuole fare l'attore».