La smentita Katy Perry: «Non sono stata stuprata da Dr. Luke»
La star di «Roar» smentisce la rapper Kesha, ormai da anni impegnata in un’aspra battaglia legale contro il suo ex produttore.
Katy Perry sgancia una bomba nella battaglia legale di Kesha contro Dr. Luke, smentendo di esser stata stuprata dal produttore discografico.
In una deposizione, trascritta in data 21 luglio, e rilasciata ieri 27 agosto, la cantante ha ammesso di essere a conoscenza di quanto affermato da Kesha, che in una conversazione privata aveva invece dichiarato il contrario.
La Perry ha inoltre negato di essere stata drogata da Luke e di non aver mai avuto nessun tipo di relazione con lui, né di natura sessuale, né di natura romantica.
Le supposizioni di Kesha erano diventate centrali nella battaglia che da anni conduce contro il produttore Dr. Luke.
La rapper sostiene di essere stata costretta a subire abusi fisici e psicologici.
Kesha ha tirato in ballo persino Lady Gaga, confidandole in una serie di sms privati di sapere che anche Katy Perry fosse tra le vittime di Dr. Luke.
Nella sua deposizione, Gaga ha spiegato come fosse stato il CEO della Interscope Geffen A&M Records, John Janick, ad aver detto sia a lei, sia a Kesha del presunto stupro di Luke ai danni della Perry.
La star di «Paparazzi» si sarebbe poi detta pentita e amareggiata per aver trascinato la collega nella torbida vicenda.
«Si trattava di una conversazione privata che tu, i tuoi legali e la tua parte avete reso pubblica. Io non avrei mai e poi mai fatto uscire questa storia dello stupro (di Katy Perry, ndr), se è vero che è stata stuprata da Dr. Luke. Mai», si legge in un messaggio privato scritto da Gaga all’indirizzo di Kesha.
I legali di Dr. Luke, intanto, hanno rilasciato un nuovo comunicato: «Nel 2014, Kesha ha presentato un esposto contro Dr. Luke - che ha poi volontariamente ritirato - in cui ha falsamente dichiarato di essere stata drogata e stuprata nel 2005. Ora, dopo quattro anni di causa, a restare in piedi è la causa di diffamazione ai danni di Dr. Luke».
«Le prove sono state rese pubbliche. Il piano di Kesha era quello di coinvolgere la stampa e i PR per creare una pressione pubblica negativa su Dr. Luke, al fine di estorcergli dei contratti».
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